L’ARTE DEI FALO’ ILLUMINA IL BORGO DI ROSETO VALFORTORE

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Come ogni anno tornano, confermandosi grande appuntamento per tutti i rosetani e turisti al seguito da tutta la Provincia, “I Foche de Sant’Antone“, i caratteristici falò in onore di Sant’Antonio Abate. Eremita egiziano fondatore del monachesimo cristiano, il Santo è vissuto tra il III e il IV secolo ed è venerato come protettore degli animali domestici, dei macellai, dei salumieri, degli allevatori e dei contadini.

A riscaldare i Monti Dauni, sabato 20 gennaio, è ancora una volta il calore dei falò devozionali, accuratamente allestiti dai rosetani sin dalle prime ore del mattino in diversi luoghi del paese, il tutto immerso in una suggestiva atmosfera animata da canti e danze popolari, rappresentazione teatrali in vernacolo rosetano e degustazioni di prodotti tipici del territorio come pan cotto, zivl e fasul con cotenna (maltagliati e fagioli con cotenna), panino con salsiccia, caciocavallo impiccato, soffritto e pizza con i cicoli (questi ultimi cotti direttamente presso il ed a cura della coop. Di comunità ARIA), rigorosamente accompagnati dall’ottimo vino locale.

La peculiarità dei falò di Roseto Valfortore è indubbiamente quella di essere delle vere e proprie opere d’arte, “falò artistici”. Gli abitanti dei diversi quartieri, organizzati in gruppi di lavoro, preparano le cataste di legno, in modo da far ricreare scene di vita, animali, monumenti e tutto quello che la fantasia detta loro per vincere la gara dei fuochi, una sorta di “palio di Sant’Antonio”.

Inoltre, sempre sabato 20 gennaio, sarà ancora possibile visitare La Casa degli Elfi e con il biglietto partecipare alla lotteria finale, mercatini e stands di prodotti tipici locali e altro ancora.