La Giunta Emiliano ha deciso di dare attuazione alla legge regionale 37/2023, introducendo la figura dell’infermiere di famiglia in Puglia. Questo passo rappresenta una svolta significativa nella sanità territoriale regionale, puntando a migliorare l’efficienza delle prestazioni sanitarie offerte ai cittadini.
Formazione e Progetti Pilota
La Giunta ha incaricato gli Ordini delle professioni infermieristiche di avviare, in via sperimentale, i percorsi formativi e i progetti pilota relativi all’infermiere di famiglia o di comunità. Questi progetti saranno realizzati in collaborazione con le Asl locali e le Università pugliesi, con particolare riferimento all’attivazione del master universitario di primo livello in Infermieristica di Famiglia e di Comunità.
Coordinamento Regionale e Reti Locali
Per garantire un’organizzazione efficace, è stato istituito un organismo di coordinamento regionale e una rete locale per le cure palliative pediatriche. Inoltre, la Giunta ha creato una cabina di regia regionale e aziendale, nominando la dottoressa Paola Moliterni, medico pediatra del “Giovanni XXIII” di Bari, come coordinatrice della rete regionale.
Dichiarazioni e Obiettivi
Marco Galante, capogruppo in Consiglio regionale del M5S, ha espresso soddisfazione per il provvedimento: «Con la delibera approvata oggi in Giunta facciamo un passo avanti importante per l’attuazione del progetto dell’infermiere di famiglia e comunità. Un provvedimento che dà seguito a quanto deciso nelle scorse settimane nel corso dell’incontro con il direttore del dipartimento Salute Vito Montanaro, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e gli Opi per far partire i percorsi formativi e i progetti pilota in ogni Asl per cui nello scorso bilancio di previsione è stata stanziata la cifra di 83.200 euro. Parliamo di una figura fondamentale per migliorare la sanità territoriale e poter garantire così prestazioni più efficienti per i cittadini».
Ruolo e Importanza dell’Infermiere di Famiglia
L’infermiere di famiglia entrerà in stretta relazione con i medici di famiglia, pediatri ed équipe multidisciplinari, garantendo un’assistenza continua e favorendo l’integrazione socio-sanitaria. Questo nuovo ruolo è visto come essenziale per migliorare la qualità delle cure a livello territoriale, assicurando che i cittadini ricevano un’assistenza sanitaria più capillare e personalizzata.
Passi Successivi
Galante ha ringraziato gli Opi per il loro impegno nella formazione e ha annunciato l’intenzione di richiedere un tavolo con le Asl per discutere i prossimi passaggi del progetto. «Chiederò anche un tavolo con le Asl in modo da poter vedere insieme i prossimi passaggi», ha aggiunto Galante. L’infermiere di famiglia è destinato a diventare un punto di riferimento fondamentale per l’assistenza sanitaria in Puglia, migliorando la qualità e l’accessibilità delle cure per la popolazione.
Questo provvedimento segna un passo importante verso l’innovazione e l’efficienza nel sistema sanitario regionale, con l’obiettivo di rispondere in modo sempre più adeguato alle esigenze dei cittadini.
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