LA QUARANTANA A SAN NICANDRO

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La Quarantana: il simbolo che scandiva il tempo penitenziale della Quaresima. Secondo una tradizione comunale alle popolazioni garganiche (ma non solo ad esse), la Quarantana è la pupattola realizzata con materiali poveri: un involucro di stoffa grezza riempito di paglia e vestita con l’abito della popolana, generalmente uno dismesso e malridotto. La pupattola poggia i piedi su una patata nella quale sono infilate sette penne di gallina. La Quarantana è poi appesa all’architrave della porta mediante una corda agganciata ad un anello infisso nella testa. Il capo stesso è costituito da un volto sommariamente pitturato sulla stoffa ed è sormontato da una chioma realizzata con stoppa. La parola Quarantana si collega direttamente alla Quaresima o meglio al quarantena (quaranta giorni). Infatti la Quarantana veniva esposta durante l’intero periodo della Quaresima, corrispondente approssimativamente a sei settimane. Le sette penne stavano proprio a scandire le settimane. La prima di essa infatti veniva tolta il giorno stesso dell’esposizione, la prima domenica di Quaresima. La conta delle penne residue consentiva agli osservatori di calcolare con grande immediatezza il numero delle domeniche che rimanevano prima dell’arrivo della Pasqua.

Prof. Michele Grana

 

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