Mandorli in fumo, insalate, finocchi, carciofi, asparagi, broccoletti e piante di cavoli bruciati e caccia alle balle di fieno come fossero lingotti d’oro. E’ il primo bilancio dopo la straordinaria ondata di neve e gelo, dopo i rilievi di Coldiretti Puglia nelle campagne innevate. “Il prezzo del fieno è schizzato fino a 25 euro al quintale e della paglia fino a 16/18 euro al quintale – denuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – perché gli allevatori devono garantire scorte di cibo agli animali chiusi nelle stalle. Neve e gelo hanno congelato i fiori e il sole che sta facendo capolino nelle ultime ore provocherà un shock termico ancora più dannoso. Si temono danni sugli ulivi dove la potatura è stata effettuata precocemente. Il gelo che si è abbattuto in poche ore sulla Puglia ha ghiacciato le tubature, facendole scoppiare e sono necessari interventi d’urgenza per ripristinare le condutture e garantire acqua a mucche, vitelli e pecore. Difficile la situazione per gli ortaggi in campo aperto, perché ciò che poteva essere tagliato è stato salvato, ma le produzioni non ancora pronte sono rimaste sotto la morsa del ghiaccio. Problemi nelle serre, dove gli agricoltori hanno esigenza di grandi quantitativi di carburante per garantire il riscaldamento e non perdere le produzioni”.
“Si teme il ripetersi di uno scenario critico come quello del 1985 – aggiunge Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia –quando le gelate hanno compromesso gravemente le produzioni. Soprattutto in Puglia nelle ultime settimane i mandorli erano già in fiore per il perdurare di temperature minime troppo alte per la media stagionale. Con la repentina ondata di gelo il rischio è che fiori e gemme di vigne, ciliegi e altri alberi da frutto, impossibilitati a vivere appieno la fase di quiescenza, dopo il ‘risveglio’ anticipato con fioriture anomale già a febbraio, vengano bruciate dal gelo”.
La mappa del gelo coinvolge quasi tutta la Puglia. In provincia di Foggia Vico del Gargano, Troia, Deliceto, Trinitapoli, Vico del Gargano, Mattinata, San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo, San Marco in Lamis, San Nicandro e l’agro di Foggia.