Il regalo di Natale quest’anno è arrivato in anticipo per Vincenzo D’Apote che il 9 dicembre scorso, a Milano, è stato segnalato da “Identità golose”, una delle più importanti guide al modo. Ecco cosa Pierpaolo Sammartino dice di lui.
Vincenzo D’Apote, deus ex machina della Cruna del Lago, è un self-made man che, a tre esami dalla laurea in Economia del Turismo, mai immaginava di mollare tutto per diventare un pizzaiolo. E che pizzaiolo. Galeotto un corso a cui partecipò quasi per gioco. Amore a prima vista, tanto da fargli perdere la testa e stravolgerne la vita. Una passione per i lievitati, che lo porta a innovare e perfezionarsi costantemente. Lo trovate a lavoro in un angolo insolito di Puglia, che guarda la laguna, quella di Lesina, dove immaginare una vita scandita dai ritmi lenti, quelli della lievitazione naturale, perché si sa, con gli impasti ci vuole pazienza, le varianti sono tante. La pizzeria, su più livelli con un piccolo terrazzo vista lago e la passerella di S. Clemente, è divenuta un punto di riferimento per i foodies in cerca di novità. Le sue pizze e focacce, dal cornicione alto e ben lievitato, narrano lo sperone d’Italia a partire dalla salicornia, che cresce in terreni umidi e salmastri, così versatile da esaltare i sapori di ogni ingrediente. E’ lui il primo a usarla e a comunicarla nel mondo, diventandone ambasciatore. E poi il lardo e il prosciutto crudo di Faeto, le mozzarelle di bufala o il locale fior di latte, il caciocavallo podolico, gli asparagi selvatici o le fave di Carpino, preziose bontà che dialogano con la coppa Spagnola o il carpaccio di Angus.
Ogni mese una pizza nuova fuori carta, come Tra Terra e Lago, con granchio blu della laguna, dalla polpa esageratamente buona e gusto forte, abbinata a una birra delicata, artigianale e garganica. (identitàgolose)