Lettera aperta dell’on. Marialuisa Faro, Impegno civico
Il 22 aprile scorso, Giuseppe Conte ha comunicato che era stato affidato a Beppe Grillo, fondatore e attuale garante del MoVimento 5 Stelle, un ruolo di consulente per l’ideazione di campagne, la promozione di strategie digitali e di video, l’organizzazione di eventi, la produzione di materiali audiovisivi per attività didattiche della scuola di formazione interna, campagne elettorali, nuove iniziative politiche ed altro ancora. Il tutto alla modica cifra di 300mila euro, mai smentita. Ieri l’investimento ha prodotto il primo risultato, avviando di fatto la campagna elettorale del MoVimento: un post sui social contenenti una serie di volti in fila uno accanto all’altro, quelli dei componenti la neonata formazione Impegno civico, da collezionare in un album di zombie.
Un post agghiacciante, una versione moderna delle liste di proscrizione, facili prede da additare al pubblico ludibrio, affidare al branco social ed aprire ufficialmente la stagione della caccia e dell’odio. Non solo la legittimazione di un comportamento ma l’indicazione di una vera e propria strategia da seguire (i cui assaggi ognuno di noi ‘traditori’ sta sperimentando personalmente da settimane), peraltro dettata dall’uomo che ha imposto l’ingresso del MoVimento nel governo guidato da Draghi (“è più grillino di me”), contro i parlamentari che il governo Draghi in una situazione drammatica hanno cercato di tenerlo in vita. Anche la tempistica era ovviamente studiata e funzionale, così come l’obiettivo: “bruciare” o comunque cercare di oscurare la presentazione di Impegno civico, e giocare di sponda con giornalisti influencer affini che da settimane quotidianamente martellano noi colpevoli di non aver continuato a seguire una linea politica confusa, ondiviga e pericolosa, per alimentare lo squadrismo del terzo millennio. Nell’altrettanto agghiacciante silenzio/assenso di chi nel Movimento è rimasto, di chi il Movimento attualmente lo guida, ed è stato presidente del Consiglio per due volte, ha rappresentato l’Italia nel mondo.
Ci sono ovviamente anche io in quella lista, e sinceramente ne sono orgogliosa. Perché amo gli zombie, e mi ricordano il meraviglioso video Thriller di Michael Jackson. Perché Zombie evoca la bellissima canzone dei Cranberries e la voce struggente di Dolores O’Riordan. Perché per me sono zombie quelli che hanno paura di manifestare ed esprimere il proprio pensiero, per non subire le ritorsioni riservate ai dissenzienti, quelli che non hanno il coraggio di ribellarsi. Perché tra le ragioni che mi hanno spinta a lasciare il Movimento la demonizzazione dell’avversario ha avuto il suo peso, è uno di quegli errori di cui chiedere scusa e non ripetere mai più nella vita.
Sono orgogliosa di continuare a fare politica potendomi guardare ogni giorno serenamente allo specchio, senza dovere coprire – per nasconderla, per nascondermi – la faccia ogni giorno di fango, lo stesso fango da spargere in rete in quantità industriale per cercare di sopravvivere e ritrovare una propria identità malata agli occhi di elettori in fuga ed attivisti formati con lo stampino.
Sono orgogliosa di essere parte di un nuovo progetto, di ripartire da zero, mossa unicamente dalla volontà e dal desiderio di fare di più e di fare meglio. E spero che da oggi si possa iniziare a parlare finalmente di cosa fare, di temi, di programmi, come sarebbe giusto nei confronti dei cittadini cui non interessa nulla delle beghe interne o esterne dei vari partiti.
Marialuisa Faro
Deputata Impegno civico, referente per la provincia di Foggia