Il presidente del gruppo regionale di Direzione Italia/Noi con l’Italia, Ignazio Sullo ha presentato una mozione per impegnare la Giunta a porre la questione a carattere nazionale
“Quanti giovani italiani hanno lasciato il nostro Paese per andare all’estero laurearsi in Medicina, Veterinaria, Farmacia, Odontoiatria, Biologia, Chimica, Fisica e Psicologia e, poi, hanno scelto di rimanere a lavorare sempre all’estero dove le regole per l’accesso alla professione sono diverse da quelle italiane e quindi, paradossalmente, pur ricoprendo anche ruoli apicali nelle strutture sanitarie non possono pensare di poter tornare in Italia perché non in possesso della specializzazione. Da noi, infatti, la specializzazione è un requisito per l’accesso per poter lavorare nel Servizio Sanitario Nazionale.
Ma in presenza di una carenza acclarata di medici cosa si può fare per far tornare nel nostro Paese questi “cervelli”? Una strada ci sarebbe: perché non specializzare giovani italiani che da anni lavorano all’estero valorizzando il servizio prestato all’estero per un numero di anni pari alla durata del corso di specializzazione della disciplina attraverso uno o più esami del corso di specializzazione ed esame di tesi finale in una Università Italiana?
E la Regione Puglia potrebbe farsi promotrice di una simile proposta alla Conferenza Stato-Regioni, per questo ho presentato una mozione che se approvata dal Consiglio regionale impegna il Presidente della Giunta Regionale a rappresentare, appunto, in quella sede, un proposta tesa a: favorire un percorso di esami e di seduta di tesi finale di specializzazione nelle Università Italiane di medici, veterinari, farmacisti, odontoiatri, biologi, chimici, fisici e psicologi che abbiano prestato servizio all’estero nella disciplina oggetto della specializzazione o in disciplina equipollente per un numero di anni pari almeno alla durata del corso di specializzazione medesima. “