Tutto sembra facile da ottenere. Ma è solo un’illusione ottica. Tutti i beni, dicevano Leonardo da Vinci, sono possibili al prezzo della fatica
FATICA
Ha ancora senso riscattare il valore della fatica mentre tutto ci induce a scegliere una vita comoda? Sì, ha molto senso, perché la fatica è un valore irrinunciabile che, anzi, va apprezzato e rivalutato nell’era della comodità. Guardate i messaggi pubblicitari: sono quasi tutti ispirati all’idea di sforzarsi poco, di vivere ( direi meglio: sopravvivere) nel comfort, di rilassarsi. O prendete la scuola, dove ormai dilaga il motto «minimo sforzo, massimo rendimento», come se impegnarsi al minimo delle proprie capacità e responsabilità, trascurando le potenzialità dei nostri talenti naturali, sia una scelta ovvia.
IMPORTANZA DELLA FATICA
La fatica innanzitutto è un valore. Ci indica una strada, un percorso, e ci avverte che solo con il sudore, con uno sforzo e con la determinazione, possiamo ottenere alcuni risultati. E misurarci con le nostre possibilità che spesso nascondiamo e rimuoviamo, aiutati in questo percorso all’incontrario dal dilagare delle tecnologie, sviluppate sulla base dell’obiettivo di rendere la vita più semplice. Poi la fatica è esercizio, crescita. Vedo in questo periodo mia figlia prepararsi all’esame di maturità e mandare in giro per il mondo domande per iscriversi in qualche università. E sento il suo lamento per la fatica, per lo sforzo compiuto anche per non deludere le mie aspettative. Eppure mi accorgo, giorno dopo giorno, quanto quella fatica la stia aiutando a crescere, indipendentemente dal risultato, a convincersi banalmente che «nella vita gli esami non finiscono mai». E, aggiungo, possono diventare sempre più difficili.
VALORE DELLA FATICA
Ma la fatica è anche piacere. L’obiettivo di superare un limite, di alzare l’asticella dei progressi, di cercare un orizzonte più lontano, è dentro la natura dell’uomo. E raggiungere una meta sempre diversa, con fatica, produce gioia, soddisfazione, piacere appunto. Lo raccontano bene dieci star dello sport, intervistate da uno psicoterapeuta, in un un bel libro (Elogio della fatica di Matteo Rampin) pubblicato dalla casa editrice Ponte delle Grazie.
PIACERE DELLA FATICA
Questi campioni di diverse discipline, dal canottaggio al pugilato fino alla marcia, raccontano gli elementi psicologici che spingono verso la fatica, e ci consegnano alcuni segreti per coltivarla. Sono uomini e donne controcorrente, perché vanno in direzione opposta ai tempi attuali dominati dall’industria della “non fatica”. Infine, per chi ha il dono e la fortuna della fede, la fatica è una contropartita all’amore di Dio che ci ha creato. Annotava Leonardo da Vinci nei suoi Scritti letterari: «Tu, o Dio, ci concedi tutti i beni al prezzo della fatica». Già, ricordiamolo: le vere conquiste dell’uomo, individuali e collettive, non sono mai gratuite. (nonsprecare)