Alle ore 18.15 del 15 luglio 2013 si insedia finalmente il nuovo consiglio comunale di San Nicandro Garganico. Come al primo giorno di scuola, tutti presenti, un tantino emozionati e con tanta voglia di iniziare questa nuova avventura. L’auditorium di Palazzo Fiorito stracolmo di gente per assistere a questo debutto. Presenti tutti i consiglieri di minoranza e di maggioranza ad eccezione di Costantino Ciavarella. A presiedere la seduta il consigliere anziano pro tempore Domenico Fallucchi.
Subito la lettura da parte del sindaco della giunta che risulta così composta: Costantino Ciavarella, vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali con deleghe ai Servizi Sociali e Patrimonio; Domenico Fallucchi assessore all’Urbanistica con delega ai Lavori Pubblici; Costanza Di Viesti, assessore al Commercio e Attività produttive con deleghe al Turismo, Trasporti, Viabilità, Artigianato;Lorena Di Salvia assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione con deleghe ad eventi, spettacoli, politiche giovanili, sport, valorizzazione prodotti tipici, tutela e valorizzazioni culturali, relazioni enti pubblici e religiosi; Nicandro Vigilante, assessore alle Politiche Agricole e Forestali con delega all’Ambiente, Caccia, Pesca e Zootecnia. Il sindaco si riserva le deleghe relative alla Sicurezza urbana, Polizia locale, Bilancio e programmazione economica, Trasparenza amministrativa, Personale, Protezione Civile.
Poi il giuramento di Pierpaolo Gualano che legge la formula di rito salutato da un lungo applauso.
Il terzo punto all’ordine del giorno prevede l’elezione del Presidente del consiglio comunale. La maggioranza indica Domencio Fallucchi, mentre Matteo Vocale e Mario Giordano indicano Mario D’Ambrosio, candidato sindaco in ballottaggio con Gualano. La motivazione di Vocale si fonda su una proposta di cambiamento come è stato sempre dichiarato in campagna elettorale ed anche perché D’Ambrosio è una persona di esperienza per quel ruolo in quanto già conosce il funzionamento della macchina amministrativa. Giordano condivide la proposta aggiungendo l’opportunità di dare alla minoranza il ruolo della rappresentanza. Lo scrutinio palese, come previsto dal regolamento comunale, è a favore di Fallucchi che assume la presidenza del consiglio ringraziando indistintamente tutti i consiglieri comunali e dichiarando di garantire diritti e doveri di tutti adottando il regolamento con coerenza e rigore, con flessibilità e ragionevolezza auspicando, ancora, come il consiglio debba essere luogo di confronto e di crescita collettiva. Poi l’elezione dei due vice presidenti. Risultano eletti Pierpaolo Mascione per la maggioranza e Mario D’Ambrosio per la minoranza.
Dopo l’ingresso in aula di Costantino Ciavarella, in ritardo per giustificati motivi, si passa al quarto punto ed il sindaco illustra a grandi linee il programma che è poi quello della sua campagna elettorale indicando, però, la modalità con le quali attuarlo. Innanzitutto trasparenza e legalità come punti cardine della sua amministrazione, molta determinazione nell’affrontare i problemi e, soprattutto, grandissimo entusiasmo. E’ vero che la situazione è molto grave e complessa ma, secondo il primo cittadino, alcuni risultati sono stati già ottenuti e, a presto, si vedranno ulteriori conquiste anche perché nota lo stesso entusiasmo da parte dei dirigenti e dipendenti comunali che stanno dando un contributo veramente grande. Ci sono difficoltà, ma con il coinvolgimento della minoranza, se ne può venire fuori da questa situazione di dissesto anche se queste difficoltà inevitabilmente rallentano l’attività amministrativa. Mario Giordano chiede di intervenire subito in alcuni settori come, per esempio, l’Ambito Territoriale di San Marco in Lamis per verificare la situazione delle fonti di finanziamento ed anche l’efficienza del servizio Tarsu, della mensa scolastica per il prossimo anno e del trasporto pubblico. Valentino Altieri auspica che si possa riaprire la discussione affinchè San Nicandro ridiventi capofila dell’Ambito Territoriale, ruolo che ci è stato scippato da San Marco in Lamis. Vocale lamenta che su questo punto, che è il momento più alto dell’amministrazione cioè le linee programmatiche da seguire, il sindaco sia stato vago facendo solo un elenco sommario di cose da fare. Subito la replica di Gualano che puntualizza come in questo momento si devono indicare gli indirizzi e non i singoli contenuti. Mario D’Ambrosio chiede di vigilare sul problema rifiuti ed anche sull’operato dei liquidatori.
Infine l’ultimo punto, l’elezione della commissione elettorale che, dopo la votazione, risulta composta da Mario Giordano, Antonietta Tiscia e Cecilia Villani.
Insomma un consiglio comunale come nelle previsioni, cioè toni pacati come quelli della campagna elettorale e ipotesi di coinvolgimento nelle decisioni di tutte le forze politiche.
Redazionale