IL PARCO DEL GARGANO COSI’ DESCRIVE LE DUE TORRI E IL BORGO DI TORRE MILETO

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Sannicandro – Torre di Calarossa

Cronologia: XVI secolo

La torre di Cala Rossa è situata a circa 2 km. dalla foce Capoiale, canale di collegamento tra la laguna di Varano e il mare. Dell’edificio fortificato, costruito nel 1569, oggi rimane soltanto qualche rudere, ma un tempo questa torre costituiva insieme alla vicina Torre Mileto (distante circa 2 km), alla Torre Scampamorte, presente sull’istmo di Lesina, alla Torre Fortore e alle Torri Varano, un imponente e comunicante sistema difensivo del nord Gargano.

La visita consente oggi di apprezzare solo due pareti rivolte a Nord e ad Ovest. L’edificio originale era costituito probabilmente da una torre a cinque caditoie.

Torre Cala Rossa è costruita sulla scogliera a circa 50 m. dalla linea di battigia, laddove alcuni canali carsici sembrano convogliare le acque meteoriche provenienti dal Monte D’Elio.  L’inserimento paesaggistico, in un ambiente dominato dalla macchia mediterranea è di sicuro impatto. Il toponimo trae probabilmente origine dal colore rossiccio degli scogli ricchi di ferrite.

Sannicandro – Torre Mileto

Cronologia: XIII secolo

Torre Mileto è posta su un piccolo sperone di roccia sulla costa tra la laguna di Lesina e quella di Varano. Nell’entroterra incombe la sagoma di Monte d’Elio e delle sue formazioni di macchia mediterranea. E’ forse una delle torri più antiche del Gargano e la sua origine è probabilmente Aragonese. Le prime attestazioni della sua esistenza risalgono a documenti del XIII secolo a firma di Carlo II d’Angiò re di Napoli. La denominazione originaria, ancora nell’uso dialettale, era Maletta, in riferimento a Manfredi Maletta, camerario del Regno delle due Sicilie nella seconda metà del 1200.

Nel periodo medievale la torre era funzionale alla difesa di un casale omonimo, in seguito distrutto da un attacco dei pirati saraceni nel 1245.  L’attuale struttura è databile con certezza alla metà del XVI secolo, quando un mandato del viceré spagnolo Don Pedro di Toledo impose l’incremento e il rafforzamento dei presidi costieri e l’adeguamento strutturale delle torri già esistenti.

Tra il XVII e il XVIII secolo la torre era base stanziale di una piccola guarnigione di soldati, ma verso la prima metà dell’Ottocento, diventa base telegrafica per i contatti con le vicine Isole Tremiti, con annessa stazione meteorologica e semaforica collegata ad un porticciolo ricavato nella baia ad Est.  Verso la metà del Novecento la torre è stata adibita a caserma della Guardia di Finanza, con annessa stazione radio e atterraggio elicottero sulla sommità. Tale uso è terminato verso la fine degli anni ’60.
La torre presenta base quadrangolare, con i lati disposti in ordine ai punti cardinali. Sul lato Sud vi è una scalinata rampante costruita in un periodo successivo. La parte superiore è delimitata da una corona a cinque caditoie a scopo difensivo. Dalla sua terrazza è possibile scorgere tutte le altre torri costiere fino alla costa molisana.
Attualmente la torre è di proprietà del comune di San Nicandro Garganico.  La torre è stata ristrutturata e resa fruibile nel 2005.  Ospita uno sportello informativo e un centro-visite del Parco Nazionale del Gargano.
Sulla costa in prossimità della torre meritano di essere visitati gli olivastri secolari con portamento a bandiera (vedi scheda specifica). Una breve passeggiata sulla costa ci farà inoltre scoprire le tracce della presenza di due trabucchi, operanti sino alla metà del XX secolo. Erano posti rispettivamente ad Ovest e a Nord-Est della torre. Erano condotti da famiglie di “trabucchisti”, che si tramandavano il mestiere. La presenza di sorgenti di acqua dolce attirava ed attira in questo tratto di mare soprattutto spigole e grossi muggini, che giustificano la presenza dei due trabucchi di cui si possono osservare i resti delle palizzate ancora conficcati negli scogli.

Lesina/Sannicandro – Frazione di Torre Mileto

Il borgo di Torre Mileto è situato al confine tra il territorio comunale di Lesina e quello di Sannicandro Garganico. Per tale motivo esso è rappresentato sotto il profilo amministrativo da due distinte frazioni. Esso dista circa 24 chilometri dal centro urbano di Lesina, e circa 9 chilometri da quello di Sannicandro Garganico.
Il borgo è situato in ambito costiero a ridosso del limite occidentale della laguna di Lesina. Gli abitanti residenti tutto l’anno sono piuttosto pochi, ma d’estate la popolazione della frazione cresce notevolmente per la presenza di turisti e villeggianti.

Il toponimo, si identifica con la presenza dell’omonima torre costiera di avvistamento e difesa (vedi scheda specifica), probabilmente una delle più grandi ed antiche della costa adriatica.

La località rappresenta anche il punto della terraferma più vicino alle Isole Tremiti per la distanza di sole 11 miglia. La frazione si situa in un’area abitata sin dalle epoche più remote come testimoniano le aree archeologiche con insediamenti che vanno dal Neolitico al Medioevo.

Al largo i fondali marini ospitano il relitto di una marsiliana, la Poma Santa Maria, affondata in circostanze misteriose nel 1607. Dal relitto sono stati recuperati nel 1975, dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia, tre cannoni conservati all’interno della torre.

Notevole è anche l’interesse naturalistico, per la presenza di formazioni di macchia mediterranea nella quale spicca la presenza di esemplari monumentali di olivastro con portamento a bandiera.