Il 2016 avrà un giorno extra sul calendario, il lunedì 29 febbraio, e per questo viene detto anno bisestile. Nel calendario gregoriano, attualmente in uso, questa data extra cade negli anni divisibili per 4 ma non in quelli divisibili per 100 a meno che non siano anche divisibili per 400. Lo scorso anno bisestile è stato quello del 2012 e il prossimo sarà quello del 2020. Il giorno 29 febbraio viene anch’esso denominato bisestile, traendo origine dalla parola ‘bissextile”, ovvero un sesto giorno in più nel cammino verso le calende di marzo.
Perchè esiste il giorno bisestile – L’aggiunta del 29 febbraio viene fatta per evitare lo slittamento delle stagioni, che per l’appunto ogni 4 anni accumulerebbero circa 1 giorno di ritardo. Per tale motivo gli anni classici, da 365 giorni, vengono intercalati ogni 4 anni da quelli bisestili, ovvero con 366 giorni, come quello attuale.
Più tecnicamente questa aggiunta ha l’obiettivo di colmare il gap tra l’anno gregoriano in uso con l’effettivo anno solare, che per l’appunto corrisponde al ciclo delle stagioni ovvero al tempo impiegato dal Sole a tornare al punto di partenza , ma visto dalla Terra. Tuttavia a causa del moto di precessione del nostro pianeta, questa posizione viene raggiunta circa 20 minuti prima dell’effettivo giro dirivoluzione della Terra attorno al Sole; da qui lo sfasamento degli equinozi e quindi delle stagioni con ritardo accumulato anno per anno rispetto al calendario gregoriano.
Edoardo Ferrara