Una cosa è riconoscere il valore e l’importanza dei soldi, altra cosa è diventarne schiavi. Come liberarsi dalla schiavitù del denaro.
L’ossessione per il denaro, per la roba, per il possesso indice di potenza e di superiorità è qualcosa che abbiamo tutti dentro, un filamento del nostro Dna. Boris Pahor, insegnante e filosofo sloveno, maestro di morale e di estetica, autore di una densa autobiografia, Necropoli, sulla sua vita di prigioniero in un campo di concentramento, a 105 anni suonati, l’età della saggezza più limpida e più libera, scriveva: «La dittatura del denaro è entrata nelle nostre cellule». Probabilmente ci è sempre stata. Eppure, se vogliamo la vita dolce, lieve e leggera nella sua intensità, per depotenziare l’ossessione naturale per il denaro, abbiamo strumenti molto efficaci nella loro semplicità. A condizione di volerlo, e di essere capaci di spiegarlo a chi arriva dopo di noi. Presto, prestissimo.
IMPORTANZA DENARO
A tavola, già quando si mangia con i bambini, una buona regola, e non mi riferisco solo a un’etichetta formale, è quella di non parlare di soldi. Mai. L’argomento non si può ignorare, è quotidianamente all’ordine del giorno, ma la tavola, quando si sta in famiglia con i figli, oppure con amici, con una donna o un con uomo in fase di corteggiamento, non è la sede giusta per toccare questo tasto del nostro Dna. Ci sono altre occasioni e altri momenti, e c’è solo l’imbarazzo della scelta per utilizzarli. A tavola si parla di altro, cose più interessanti e più divertenti. Più leggere. (nonsprecare)