Nelle giornate di lunedi e martedi scorsi, presso la caserma “V.Brig. M.O.V.M. Salvo D’Acquisto” in Roma, sede del Comando Unità Mobili e Specializzate dei Carabinieri “Palidoro”, Viale di Tor di Quinto 119, si è tenuta la 1^ conferenza internazionale su “Salute e Agroalimentare: dalla sicurezza più qualità”, incentrata sull’incidenza positiva, che ne deriva per la qualità e salubrità del prodotto agroalimentare, del sistema di controlli multidisciplinari e sinergicamente integrati operato dai reparti specializzati dei Carabinieri. I lavori, inaugurati dal Comandante Generale dell’Arma, Gen. C.A. Giovanni Nistri, hanno visto anche l’autorevole intervento del Ministro della Salute, On. Roberto Speranza, del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sen. Nunzia Catalfo, del Vice Ministro della Salute, Sen. Pierpaolo Sileri, del Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Interno, On. Carlo Sibilia e del Procuratore Nazionale Antimafia, Dott. Federico Cafiero de Raho.
L’Arma dei Carabinieri con i suoi reparti specializzati e la componente forestale ha maturato oggi un’inedita pluralità di esperienze, competenze e professionalità capaci di esprimere quotidianamente un continuo sforzo operativo nella tutela del settore, in sistema e condivisione con le articolazioni territoriali nel comune obiettivo di salvaguardare la “Sicurezza” delle produzioni agroalimentari e concorrere a garantirne la “Qualità” lungo tutta la filiera. Sicurezza e Qualità vengono intesi come un binomio imprescindibile a garanzia della salute del consumatore e di un corretto sistema economico, perseguendo quindi forme di concorrenza sleale ovvero di natura criminale, derivanti dalla consapevole inosservanza delle norme poste a tutela delle produzioni e degli addetti ai lavori.
La “due giorni” di lavori non ha inteso proporre un mero consuntivo delle azioni svolte, bensì attraverso il contributo di: magistrati, accademici di settore, rappresentanti delle Istituzioni e delle associazioni di categoria, dei consumatori ed operatori alle Forze dell’Ordine, ha focalizzato l’attenzione su significative esperienze operative sviluppate negli ultimi anni, per individuare metodologie inedite e possibili linee d’azione per contrastare, in maniera ancora più qualificata ed efficace, i diversi fenomeni distorsivi che condizionano il settore dell’agroalimentare, ivi compresi quegli scenari proposti dagli appetiti della criminalità comune ed organizzata. I lavori, pertanto, hanno avuto l’obiettivo di incentivare il confronto tra istituzioni e operatori per lo sviluppo di nuove collaborazioni, per incrementare il panorama dei sistemi di sicurezza nazionale e concorrere alla definizione di “modelli” efficienti anche a supporto e con il concorso delle organizzazioni europee ed internazionali (FAO, IILA, EFSA, EUROPOL e OLAF) che già operano fattivamente con le istituzioni italiane e sono stati presenti al 1° Convegno sull’Agroalimentare con i propri autorevoli rappresentanti.
La trattazione delle tematiche oggetto di analisi ed approfondimento si è sviluppata su quattro panels:
– “Le contaminazioni chimiche in agricoltura e nell’ agroalimentare. I rischi per la salute, profili giuridici di tutela e protocolli tecnico-operativi d’intervento”: la tutela della salute umana dalle contaminazioni chimiche trova applicazione in un capillare sistema di controlli delle filiere agricole, strutturato a garanzia del consumatore e volto alla verifica della conformità degli alimenti agli standards qualitativi e di sicurezza sanitaria.
– “La contraffazione dei prodotti agroalimentari e tutela del made in Italy. Sinergie operative”: il comparto agroalimentare, forte del blasone internazionale nel tempo conquistato dalle produzioni di qualità, produce un ingente valore economico e rappresenta un’eccellenza dell’economia italiana. La sua importanza strategica, attesa l’intrinseca appetibilità del settore, stimola ingerenze criminali e postula un impegno corale sul piano della prevenzione e delle investigazioni, con particolare attenzione sulla contraffazione dei marchi e sull’immissione nel mercato di alimenti non genuini ovvero di minore livello qualitativo, per origine o trattamento industriale.
– “Il condizionamento del lavoro in agricoltura. Esperienze investigative”: nel settore agricolo, sovente condizionato dall’andamento stagionale dell’offerta lavorativa, si evidenziano diffuse criticità legate all’illecita assunzione di manodopera, talvolta cooptata irregolarmente attraverso il cosiddetto “caporalato”. Trattasi di una intermediazione di soggetti, spesso riconducibili a organizzazioni criminali nazionali ed internazionali che, a fronte di basse remunerazioni, impongono gravose condizioni di lavoro, sfruttando lo stato di assoggettamento e di precarietà dei lavoratori indigenti, spesso di provenienza extracomunitaria e irregolarmente presenti sul territorio nazionale.
Di particolare interesse, su questo tema, è stato l’intervento del Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”, Gen.B. Alfonso Manzo che, nel delineare le esperienze operative maturate dall’Arma in Puglia, ha ricordato come, partendo dai drammatici bilanci degli incidenti stradali che, con numerosi braccianti agricoli extracomunitari deceduti, nell’agosto del 2018 avevano scosso le coscienze in tutto il Paese, si sia fatto un imponente sforzo per neutralizzare la flotta dei “furgoni killer”, per poi aggredire il fenomeno attraverso la creazione di “task force”, appositamente formate, adeguatamente equipaggiate e dedicate in ciascuna provincia, nelle quali hanno lavorato in perfetta sinergia Carabinieri dell’Organizzazione Territoriale e dei reparti specialistici nella tutela del lavoro, con importanti risultati, tra i quali, proprio nella provincia di Foggia, l’operazione “pilota” condotta in strettissima collaborazione con la locale Procura della Repubblica e che ha visto il sequestro di un’importante azienda agricola e la sua sottoposizione all’amministrazione controllata curata da un delegato del Giudice. Il Comandante della Legione ha a questo proposito ricordato lo spirito di servizio che ha animato i militari dedicati a questi piccoli nuclei, che per dimostrare le terribili condizioni di lavoro alle quali erano sottoposti questi moderni schiavi hanno dovuto seguirne gli stessi ritmi di lavoro. Queste stesse task force, inoltre, in aggiunta alle indagini, vista la purtroppo enorme vastità del fenomeno operano anche interventi mirati “mordi e fuggi”, direttamente sui campi, che, pur non avendo la struttura di un’attività investigativa completa, stanno creando un fenomeno di scuotimento delle coscienze, facendo percepire l’illiceità delle condotte, in quanto moltissime delle vittime non conoscono le normative che le tutela. A chiusura del proprio intervento, il Ben. Manzo ha però voluto ricordare che ci sono anche importanti segnali positivi, come le attività e le iniziative di associazioni e filiere etiche che si propongono, dando maggiore consapevolezza dei fenomeni.
– una “Tavola rotonda”, infine, ha poi sollecitato comuni riflessioni sull’agroalimentare facendo riferimento a specifiche competenze in materia e alle esperienze maturate nel settore, attraverso la voce dei massimi rappresentanti delle Associazioni di categoria e dei consumatori. Si è inteso, quindi, fare un punto di situazione sul comparto agroalimentare per evidenziarne gli aspetti di eccellenza e contemporaneamente analizzare le criticità esistenti in ambiti tuttora suscettibili di interventi migliorativi.
A margine dei lavori, il Gen.B. Gerardo Iorio, Comandante del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, dal 1926 primo reparto speciale dell’ordinamento italiano, ha annunciato un imminente e significativo potenziamento del personale del Nucleo di Foggia.