La Fimmg Puglia (Federazione Italiana Medici Medicina Generale) esprime pieno sostegno ai medici di continuità assistenziale “impegnati, nonostante le inefficienze del sistema e a rischio della propria incolumità, a garantire il diritto alla salute dei cittadini pugliesi”. Negli ambulatori di Guardia Medica si registra un’escalation di violenza contro i medici, un fenomeno in crescita in cui sono esposte maggiormente le donne.
Proprio per questa escalation di violenza di cui si parlano tanto i media si era ipotizzata una chiusura di tale servizio. Dall’opposizione della Regione Puglia si precisa di non chiudere le guardie mediche con la scusa della sicurezza, piuttosto si applichino su tutto il territorio regionale protocolli di sicurezza, come quello messo a punto dalla ASL di Lecce.
Infatti, per prevenire le aggressioni al personale medico e paramedico di guardia medica la ASL di Lecce, di concerto con l’ordine dei medici, ha presentato al Prefetto un piano che sarà operativo dal 1 giugno che opera su tre livelli: organizzativo, logistico e tecnologico, formativo. Dopo le 22.30 medico e OSS saranno accompagnati a domicilio in auto con un dispositivo elettronico per segnalare pericoli e richiedere soccorso; è prevista la messa in sicurezza delle sedi di guardia medica col potenziamento dei servizi di videosorveglianza nonché una formazione specifica sui temi della prevenzione e gestione del rischio sicurezza. Queste o misure analoghe vanno estese a tutte le ASL della Regione Puglia.