Una delle storie più straordinarie dell’umanità, una storia lunga, lenta e complessa: la scrittura. Il graffito è un’incisione eseguita in modo da lasciare una traccia distinguibile. Gli uomini primitivi incidevano sulle pareti delle caverne. Al Neolitico risalgono molti graffiti spesso colorati. L’uomo, divenuto sedentario, impara a descrivere meglio l’ambiente circostante. Rappresenta forme geometriche quasi astratte, dai contorni netti, e animali stilizzati. Le immagini documentano avvenimenti e trasmettono informazioni, sono perciò più sintetiche, come una scrittura.
Primi esempi di comunicazione, ci trasmettono il più grande patrimonio della civiltà: la memoria degli uomini.
Il riparo di Sfinalicchio posto al confine tra i comuni di Peschici e Vieste è la testimonianza di queste primitive forme di comunicazione, sicuramente ad oggi la più importante in Puglia e non solo. Si tratta appunto di una serie di incisioni su parete rocciosa, a monte di un dirupo, molto schematiche che appaiono a volte raggruppate e a volte singole. Sul significato non è stata fatta ancora molta chiarezza.
Da molti anni questo sito è conosciuto da noi “speleologi indigeni” e amanti del trekking in genere, per cui desideriamo divulgare questo tesoro culturale inestimabile, presente sul Gargano, in primis per ampliare la platea che prende coscienza di questa testimonianza preistorica, in secundis, di riflesso, salvaguardare la sua integrità, attraverso un’azione che possa proteggere il sito. (Gruppo Speleologico Gargano)