I Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Vico del Gargano da tempo prestano particolare attenzione alla richiesta di aiuto degli imprenditori agricoli del Gargano, che stagionalmente vengono derubati dei loro prodotti agricoli, che con notevole sacrificio riescono a produrre negli impervi terreni.
Una sera della scorsa settimana, i Carabinieri di Rodi Garganico, con mirati servizi tesi a contrastare il particolare reato, hanno sorpreso in flagrante tre soggetti, di anni 35, 43 e 45, di Peschici, con precedenti di polizia, intenti ad asportare con il favore del buio un notevole quantitativo di limoni.
Tutto l’anno, soggetti che vivono di espedienti, approfittando dell’isolamento delle campagne, raccolgono furtivamente, ogni frutto della terra, in particolare agrumi, come il limone “femminello” prodotto e confezionato nel territorio del Gargano tra l’altro il più antico di tutta l’Italia, per poi immetterli nei mercati rionali e “clandestini”, a costi inferiori rispetto al loro pregiato valore.
Raccogliendo la sofferenza delle famiglie degli agricoltori colpite dal fenomeno, che vedono vanificati i loro sacrifici, i Carabinieri di Rodi Garganico con specifici servizi di vigilanza, anche in abiti civili, nelle isolate coltivazioni garganiche, per acquisire dagli agrumicoltori informazioni utili a contrastare i furti del settore agricolo, sorprendevano 3 malfattori, organizzati con cassette e veicolo per il trasporto, intenti ad asportare furtivamente da un vasto agrumeto, oltre un quintale di pregiati limoni. Scattato il blitz, i ladri, pensando che il buio gli consentisse una facile fuga, tentavano repentinamente di allontanarsi con l’auto, ma i Carabinieri, riuscivano a bloccarli. L’immediata perquisizione faceva rinvenire su uno dei fermati anche un coltello a serramanico di notevoli dimensioni.
I tre peschiciani, venivano deferiti per il reato di furto aggravato, porto abusivo di armi e proposti per l’emissione del provvedimento del Foglio di Via Obbligatorio, con divieto di ritorno in Rodi Garganico. La refurtiva, interamente recuperata, veniva consegnata al conduttore del fondo ed il coltello sottoposto a sequestro.