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Rifare pace con la terra passa anche dal recupero di luoghi che, nelle nostre campagne, palpitavano di vita comunitaria: masserie, casali, case coloniche, stalle, mulini, frantoi, chiesette rurali, edicole votive, scuole rurali, masserie didattiche, fienili, ricoveri, essicatoi, forni, pozzi, recinzioni, ponti, muretti a secco, jazzi, ma anche cippi, epitaffi, fontane, poste, pagliare, taverne, riposi e croci stazionali poste lungo le vie della transumanza.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha lanciato unโoperazione di presa in cura di questi edifici storici rurali e di tutela del paesaggio rurale italiano: circa il 10 per cento dei 590 milioni di euro stanziati dal #PNRR andranno alla Puglia.
Sono interventi che non devono essere troppo impegnativi, entro il 30 giugno 2023 devono cominciare e entro il 31 dicembre 2025 si devono concludere. Possono essere proposti da singole persone, privati no profit, chiese e enti ecclesiastici, associazioni, fondazioni, cooperative, imprese: tutti soggetti che siano proprietari di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale o che ne abbiano la disponibilitร almeno per i prossimi cinque anni.
Si tratta di restituire alla collettivitร o allโuso pubblico un patrimonio edilizio sottoutilizzato e non accessibile al pubblico. Nelle finalitร di questa azione, il recupero favorirร non solo le attivitร legate al mondo agricolo ma anche la creazione di servizi a beneficio della fruizione culturale e turistica, come i piccoli musei locali legati al mondo rurale che svolgono un ruolo importante nelle comunitร locali promuovendo la conoscenza e la memoria.
ร un bando a sportello. Per cui affrettatevi a elaborare idee su elementi dei nostri paesaggi rurali storici per i quali sia intervenuta la dichiarazione di interesse culturale o che da piรน di 70 anni siano censiti o classificati dagli strumenti regionale e comunali di pianificazione territoriale e urbanistica. Appena esce il bando dobbiamo tutti correre per far partire questa bella operazione diffusa.
Le foto che ho scelto per questo post sono โrubateโ a Alex De Muzio che, da anni, sta facendo un lavoro enorme lungo tutto la Puglia, per valorizzare il patrimonio rurale. E non mi scordo che la mia esperienza alla Regione Puglia partรฌ, sette anni fa, in questi stessi giorni di aprile, parlando con lui e altri amici dei nostri paesaggi rurali e scegliendo una masseria per lo spot elettorale
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