FESTIVAL CARPINO IN FOLK: I CONCERTI DI EUGENIO BENNATO E ANTONIO AMATO

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C’è attesa al Festival Carpino in Folk per i concerti di domani, 10 agosto 2024 (ore 21.30, piazza del Popolo). L’evento, coordinato dal direttore artistico Antonio Pizzarelli, propone due manifestazioni di spessore e grosso richiamo con le esibizioni di Eugenio Bennato e Antonio Amato, punti di riferimento della musica etno-folk e popolare. Previsto il pubblico delle grandi occasioni con arrivi dalla località turistiche del Gargano,dalla provincia e anche dalle regioni limitrofe.

Musica e non solo. Prologo naturalistico sempre domani, 10 agosto. Alle ore 6.30, da piazza del Popolo, partirà l‘escursione con il gruppo TREKKING CARPINO tra le bellezze paesaggistiche e naturalistiche dei dintorni di Carpino. Una passeggiata di 12 km attraverso gli oliveti della zona collinare e nella piana fino ad arrivare a Poggio Pastromele “Larghicchj“. Per partecipare bastarà trovarsi all’orario prestabilito in piazza del Popolo dotato di attrezzatura e abbigliamento trekking.

EUGENIO BENNATO – E’ il grande Maestro della musica popolare italiana. Con Taranta Power ha dato nuova linfa e aperto mercati internazionali alle grandi tradizioni musicali del Sud. Giunto a quasi cinquant’anni di carriera, continua ad essere un riferimento per la modernità dei suoni e l’attualità dei testi, incentrati sugli argomenti più “caldi” della contemporaneità: migrazioni, rispetto delle diversità, solidarietà, pericoli della globalizzazione e del capitalismo estremo. Dalle sponde sud del Mediterraneo, dal pensiero meridiano, dagli incontri con le storie e le culture diverse, Eugenio Bennato ha scritto la sua storia personale di ritmi e parole, sempre coerente a se stesso e alle sue idee. Un viaggio in musica che continua e continua… nel 2024 pubblica MUSICA DAL MONDO, suo ultimo lavoro discografico che presenterà domani a Carpino dove conta numerose esibizioni nel corso degli anni.

ANTONIO AMATO ENSEMBLE – Artista salentino, inizia a cantare da bambino accompagnando il nonno, grande cantore di storie e leggende del mondo popolare. Qui apprende i canti originali, di una tradizione ancora oggi viva e vitale. Nel corso del tempo affinale sue doti canore attraverso l’incontro con “altri” personaggi popolari che gli insegnano, attraverso la trasmissione orale e l’esperienza diretta, le modalità dell’emissione vocale, della respirazione e dell’interpretazione dei canti popolari. Conosce così il repertorio, dalle serenate alle pizziche, dai canti di lavoro e protesta agli stornelli, facendolo suo e personalizzandolo e divenendo

Nel tempo questa sua vocazione e passione per il canto, spesso accompagnato dal tamburello, viene scoperta e colta da operatori della ricerca etnomusicologia che lo portano a fondare un suo gruppo di riproposta che subito diviene punto di riferimento per le giovani generazioni che s’affacciano a questo mondo musicale.

Oggi è uno dei più noti e apprezzati cantanti-cantori di musica popolare divenendo una delle voci soliste dell’Orchestra Popolare della Notte della Taranta.