Significato e motivo storico della Festa della Repubblica: perchè si festeggia? Un anno dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1946, in Italia circa 20 milioni di italiani furono chiamati a votare a favore della repubblica o della monarchia. Fu un testa a testa che però terminò con 12.717.923 voti contro 10.719.284 e dunque si istituì in Italia la nuova forma di governo. Così il Re Umberto II di Savoia, in carica solo da 9 maggio, fu esiliato e ponendo in questo modo fine al dominio di Casa Savoia sul Regno d’Italia che durava sin dal 17 marzo 1961 (Unità d’Italia) e passò per Vittorio Emanuele II, Umberto I, Vittorio Emanuele III e appunto Umberto II di Savoia.
Le motivazioni per cui il referendum istituzionale fu vinto dai promotori della repubblica sono strettamente legate all’operato di Mussolini. La tragica fine del fascismo e del suo regime totalitario convinse la maggior parte dei cittadini che la monarchia non potesse più essere la giusta forma di governo, inoltre giocò un ruolo chiave anche l’abdicazione di Vittorio Emanuele III che preferì fuggire in esilio volontario lasciando l’esercito in balia di se stesso. Per questi motivi il 54,3% degli aventi diritto decise di optare per la repubblica, fece scalpore la percentuale di voti a favore di questa del Piemonte (59,3%), regione storicamente legata alla Casa Savoia. Un altro dato molto interessante è la netta differenza tra Nord e Sud, il primo per lo più votò a favore della repubblica, i cittadini del secondo invece preferirono per lo più la monarchia.
La prima celebrazione della Festa della Repubblica avvenne il 2 giugno 1948 con la deposizione, poi diventata tradizione, della corona d’alloro da parte del Presidente della Repubblica Einaudi presso il monumento al Milite Ignoto sull’Altare della Patria. Il 5 marzo 1977 la festa fu spostata alla prima domenica di giugno per eliminare l’ulteriore giorno festivo, successivamente però nel 2001 Azeglio Ciampi ripristinò la data originale del 2 giugno.