La Festa Patronale Sanseverese è un vero e proprio evento per la città e per i cittadini, capace di smuovere ricordi lontani, e così Armando Perna, narratore della nostra terra, unisce sapientemente cenni storici sulla Festa del Soccorso a ricordi d’infanzia.
Un viaggio nella memoria e nell’anima che disegna una festa patronale diversa, figlia di una società contadina che pregava la propria Patrona perché piovesse e per il buon raccolto, portandola in processione fino a Stignano, attraversando tutti i campi. Tra le mani della Madonna Sanseverese appaiono così dapprima le spighe di grano e poi un ramoscello di ulivo ed un grappolo di uva, colture nel tempo affermatesi.
I ricordi corrono alla guerra, alla povertà ed alle giostre, alla cui festa i bambini più poveri potevano solo assistere con occhi desiderosi, alle processioni sciamanti, fino al momento più bello, la messa a Piazza Incoronazione, dove per grandi e piccini c’erano anche gelatai e zucchero filato.
Non manca il monito alla pericolosità di alcune condotte per i fuochi d’artificio, che sin dal passato hanno portato a terribili conseguenze per diversi concittadini, anche bambini.
Chiude, l’invito del Maestro a festeggiare la Madonna del Soccorso con maggiore spiritualità, affiancando al tempo libero la preghiera e l’osservanza dei precetti religiosi, portati dagli uomini di chiesa, da sempre nostre guide spirituali.