Dopo un mese dalle elezioni amministrative di San Nicandro, mercoledì 3 novembre, si insedia il primo consiglio comunale con il nuovo sindaco Matteo Vocale.
Già si conoscono i nomi degli assessori e, durante la seduta, si conosceranno anche le deleghe assegnate. E proprio a proposito di assessori, un poco di malcontento da parte di qualche partito della coalizione vincente è trapelato anche esplicitamente da dichiarazioni di candidati che non hanno condiviso le scelte fatte dai partiti e avallate dal sindaco. Episodi che, comunque, si verificano sempre e che poi si affievoliscono con il tempo.
Il momento storico sembra essere molto propizio per l‘amministrazione in carica in quanto anche il comune di San Nicandro avrà l‘occasione di gestire contributi del PNRR, oltre a finanziamenti che rinvengono dalla passata gestione Ciavarella, come la valorizzazione di Torre Mileto, la rigenerazione urbana ed altro.
Un momento storico irripetibile che si protrarrà per alcuni anni e, comunque, fino alla prossima tornata elettorale e quindi già dalla primavera prossima, nella quale si andrà a al voto con la scelta diretta e immediata del tipo di governo cittadino conoscendo in anticipo già la composizione del nuovo esecutivo. Questo è ormai certo come risulta dalla rilevazione del censimento permanete che si sta effettuando nella nostra cittadina e che certificherà come il numero degli abitanti sia al di sotto delle 15 mila unità.
Perciò si parla di un momento che può diventare straordinario per la nostra comunità, proprio per questa opportunità e quindi la nuova amministrazione deve soltanto avere la capacità di recepire ogni possibile finanziamento pubblico anche, magari, con l‘individuazione di una delega ad hoc proprio per seguire la complessità derivante dalla predisposizione dei progetti in modo che gli stessi, oltre a non essere bocciati, si classifichino ai primi posti nelle varie graduatorie dei comuni beneficiari dei contributi.
Tutto questo richiede un lavoro di squadra continuo, scambi di informazioni, di competenze e disponibilità continua anche con ripetuti incontri settimanali con l‘ente regione e con altri organismi che redigono i bandi. Bari, Roma e Foggia devono essere la continua destinazione dei nuovi assessori non per chiedere favori, ma per perorare le proprie progettualità per un territorio che vuole ancora sperare che la politica deve essere solo un servizio per la comunità che si amministra.
La presenza della politica del fare deve essere toccata per mano anche a livello locale e questo si capirà dalla disponibilità e, soprattutto, dalla presenza degli assessori nella sede comunale che, molto spesso, ha uffici assessorili vuoti. Insomma un‘organizzazione che coniughi lavoro e contatto con il pubblico proprio per avvicinare l‘istituzione ai cittadini i quali portano richieste personali ma anche istanze utili per risolvere problemi.
Insomma un momento storico in cui la coalizione vincente può tenere fede alle promesse elettorali, magari non a tutte, ma in cinque anni si può fare veramente tanto operando in sinergia con l‘unico obiettivo di una San Nicandro migliore.
Il Direttore