EDITORIALE DELLA DOMENICA. SI VOTA PER 5 CANDIDATI A SINDACO

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Finalmente sono stati definiti i candidati a sindaco di San Nicandro, sono i cinque che si contenderanno lo scranno più altro della prossima amministrazione comunale. Questi i nomi: Pierpaolo Gualano, Costantino Ciavarella, Mario D’Ambrosio, Fabrizio Tancredi e Nicola Corso la cui lista ha avuto solo da poche ore l’ufficialità da parte del M5S. Insomma tutto com’era iniziato. Forse si sperava in qualche coalizione più ampia per ridurre il numero degli aspiranti ed avere maggiori chance di vittoria, ma i tentativi non hanno prodotto gli effetti voluti. Tra due settimane appronteranno il programma elettorale e la chiusura delle liste da presentare entro le ore 12:00 del 12 maggio. Poi inizierà il porta a porta per convincere singoli e famiglie e la distribuzione dei santini elettorali con gli abbinamenti per le quote rosa.

A sentir parlare le coalizioni, tutte sono sicure che andranno al ballottaggio e molte puntano sulla figura del candidato sindaco facendo affidamento al voto disgiunto, cioè voto ad un candidato di lista e al candidato sindaco di altro raggruppamento. Insomma occorre autoconvincersi che il risultato è a portata di mano ben sapendo, però, che tutto si potrebbe giocare sul filo di pochi voti di differenza per arrivare al ballottaggio del 24 giugno. Proprio per questo motivo si parla sottovoce già di possibili accordi per il ballottaggio e qualcuno sembra essere stato già definito.

Ora San Nicandro si prepara ad una grande bagarre elettorale che vedrà coinvolti tutti anche con promesse certe ma sterili nei fatti. Tutti diranno “per il bene di San Nicandro vota noi”. L’unica cosa certa è che conosciamo tutti le persone che saranno candidate e, quindi, la scelta facciamola noi con la nostra esperienza e con la nostra coscienza. Il destino di San Nicandro appartiene a tutti e tutti sono coinvolti in questo destino che decidiamo noi e solo noi. Se sbaglieremo l’avremmo fatto autonomamente senza ascoltare i consiglio di qualcuno ed avremo la coscienza tranquilla perché siamo stati noi, nel bene o nel male, gli artefici di quello che sarà il futuro della nostra città.

Il Direttore

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