Non è sempre facile parlare quando all‘improvviso ti arrivano notizie raccapriccianti e dolorose come quella di ieri. San Nicandro è orfana del suo primo cittadino a causa di una pandemia inarrestabile e di cui ora riscopre la sua figura di medico e di politico, la sua umanità, la sua vicinanza, la sua disponibilità, il suo consueto sorriso. Insomma una perdita veramente sentita dai suoi concittadini che si uniscono tutti al dolore della famiglia.
Certamente non è stata una vita amministrativa facile per lui per tanti episodi occorsi durante il suo mandato e molto spesso con toni totalmente inaccettabili. Ora si piange la sua dipartita e tutti si associano al dolore dimenticando che la politica non può essere al di sopra di ogni cosa, perché c‘è la dignità, la coerenza, il rispetto, l’onorabilità della persona che non appartengono alla contrapposizione tra partiti. Solo ora si riscopre che l‘avversario in politica non deve essere considerato quasi un nemico e che la moderazione di chi non c‘è più era l‘elemento di unione tra anime diverse. Non si vuole essere affatto cinici nel pensare che le lacrime di oggi possono giustificare comportamenti pregressi. Davanti al dolore tutto si dimentica ma poi tutto ritorna di nuovo nella mente e si riavvolge la pellicola di un film appena finito di cui si dà il giudizio finale. Una bella persona rimane tale sempre a dispetto di parole non dette al momento opportuno, al momento di un dialogo magari acceso ma sempre un dialogo conciliatore proprio dell‘indole del personaggio.
La sedia lasciata vuota in consiglio comunale deve essere un esempio per tutti coloro che si succederanno in quel consesso. Ognuno deve riconoscere i propri limiti senza lanciare sfide dì superiorità. La moderazione che proveniva da quella sedia era la forza e la volontà di un‘attenzione ai problemi, di un farsi carico anche di scelte non pienamente condivise proprio per rinsaldare rapporti, di un convincimento che tutti possano migliorare sempre nel rispetto delle proprie idee.
Oggi San Nicandro rimane orfana di un professionista stimato e sempre disponibile, di una persona con la quale si finiva un discorso solo con un “grazie”.
Tra poche settimane cominceranno le tante iniziative politiche per coprire quella sedia vuota del consiglio comunale. Ci si augura che si cominci dalla pacatezza e dalla trasparenza di chi non c‘è più e si formi in quel consiglio un pensiero comune rivolto ai cittadini e al territorio proprio per voler onorare una persona “per bene” che il Covid ha strappato alla sua comunità.
Il Direttore