Dopo questa strana primavera che ci sta regalando tanta pioggia e, purtroppo, anche catastrofe come in Emilia Romagna, tornerà l’estate e con essa il bel tempo ed il turismo. L’economia italiana punta molto su questo settore trainante dell’economia e tutti i comuni sono già all’opera per intercettare le tantissime presenze turistiche.
Il Gargano punta molto su questo settore oltre che alle bellezze naturalistiche del territorio, anche sulla gastronomia e sull’accoglienza. Proprio su quest’ultimo punto i problemi sono tanti.
Le amministrazioni fanno di tutto per rendere l’accoglienza turistica più attrattiva ma il problema resta per quanto riguarda le strutture ricettive. I comuni possono organizzare importanti eventi ma, alla fine, si scontrano con la disponibilità ricettiva che è molto limitata. A parte le due perle del Gargano, Vieste e Peschici, in tutte le altre cittadine, salvo qualche eccezione, mancano alberghi e la disponibilità dei posti letto è affidata solo ai Bed and Breakfast.
San Nicandro, per esempio, ha la disponibilità di solo due strutture a Torre Mileto e poi basta. Un limite per lo sviluppo turistico è questa mancanza di disponibilità ricettizia per far fronte alle esigenze.
Il turismo è composto da un insieme di elementi: qualità del mare, gastronomia locale, beni architettonici, qualità degli eventi proposti. Insomma, una programmazione che deve durare qualche anno ma che oggi deve vedere il via con una lungimiranza che porti anche alla diversificazione delle offerte proposte. Intanto occorre puntare sul turismo di prossimità, quello “mordi e fuggi”, il solo che può fare da apripista ad un progetto più ambizioso di sviluppo.
Cosa fare? L’esperienza insegna di innalzare la qualità degli eventi, di un marketing pubblicitario finalizzato alla conoscenza del territorio. Si facciano brochure per pubblicizzare la ricettività locale e la gastronomia locale ed il programma di tutte le manifestazioni estive. E’ questo un investimento che produce un ritorno economico.
Senza poi mai dimenticare il centro storico. Quello di San Nicandro, per esempio, è il più grande e caratteristico di tutto il Gargano. Chiudiamo un po’ gli occhi e immaginiamo il centro storico di San Nicandro illuminato con tantissime attività commerciali e artigianali. I sogni possono diventare realtà se ci si impegna tutti a raggiungere un obiettivo possibile. Ci vorrà qualche anno ma tutto questo deve essere inserito in un ampio programma di sviluppo locale che vede la partecipazione della politica tutta, dell’imprenditoria locale e di organismi superiori.
Se non c’è una svolta, qualunque territorio viene abbandonato a sé stesso e la desertificazione sociale ed economica continuerà ai danni di tutta la comunità.
Il Direttore