Sono passati cinque anni e San Nicandro Garganico è chiamato di nuovo al voto per eleggere i propri rappresentanti in seno al consiglio comunale e il suo sindaco. La macchina amministrativa è già in moto e si aspetta solo che il governo decida a giorni sulla data delle elezioni la cui scelta sarà valutata anche in considerazione del problema Covid-19. Tutti al voto all’inizio del prossimo autunno.
Ma quanti andranno a votare?
Nell’ultima tornata del 2018 si sono recati al voto poco più di 9 mila elettori mentre al ballottaggio poco più di 7 mila. Duemila elettori in meno che sono rimasti a casa e che potrebbero aver condizionato il risultato.
Ecco perché è importante votare proprio per far contare il proprio voto che è la massima forma di espressione democratica perché rappresenta l’idea di ognuno di noi e le nostre istanze. Nella tornata elettorale comunale c’è un primo banco di prova rappresentato dagli schieramenti in campo e cioè centro, centrodestra e centrosinistra ma la coalizione protagonista che poi sarà premiata va oltre la singola ideologia perché entrano in gioco altre variabili ancora più importanti che riguardano i singoli candidati presenti nelle varie liste, cioè quei fattori che sono fonte di valutazione personale del soggetto al quale il diritto assegna la facoltà di votare.
Per questo è importante andare a votare perché con l’astensione si dà una delega in bianco agli altri che possono avere idee diverse da ognuno di noi ed è come dire di affidare agli altri il nostro futuro. Spesso si sente dire che il motivo che spinge di solito alcune fasce di elettorato a non recarsi al seggio è proprio la instabilità politica e cioè la convinzione che chiunque vincerà le elezioni non produrrà cambiamenti sulle condizioni di vita dei cittadini. Una convinzione errata perché ogni singolo voto incide eccome sull’esito finale e quella che è la nostra speranza di cambiamento la si potrà trovare nel responso delle urne. E questo vale anche per chi pur recandosi al voto introduce nell’urna una scheda bianca o chiaramente annullata con tutta evidenza.
Nelle elezioni comunali la posta in gioco è alta perchè si tratta del luogo in cui si vive, dove si svolge la propria attività, dove c’è la nostra famiglia. E’ questo il mondo che dobbiamo salvaguardare e proteggere e lo si fa con il voto consapevole di una scelta meditata, di un governo cittadino che meriti la nostra fiducia. Essere indifferenti a tutto questo significa, inoltre, non lamentarsi o essere scontenti perché abbiamo posto un netto rifiuto all’intero sistema politico.
L’indifferenza e la protesta sono fattori preoccupanti che devono lasciare il passo alla partecipazione elettorale. Ecco perché votare è importante e, ancora più importante, è saper votare convintamente chi si sceglie perché l’atto stesso del voto ha un altissimo valore civile.
Il Direttore
