EDITORIALE DELLA DOMENICA. L’IMPORTANZA DEL PROGRAMMARE GLI EVENTI A SAN NICANDRO

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Questa settimana spero abbia insegnato all’amministrazione comunale di San Nicandro un concetto fondamentale per il buon operato della stessa e cioè il concetto della programmazione. La riflessione è data dalla organizzazione del carnevale 2020 che, all’ultimo minuto, è stata affidata ad un’altra associazione. Tempi limitatissimi e tantissima buona volontà per una festa che sarà comunque straordinaria.

Un ente pubblico non può operare alla giornata in quanto deve avere una visione complessiva di ogni settore. Nel caso in esame, il comune già dall’inizio di ogni anno, deve conoscere i suoi partners con cui organizzare i vari eventi più importanti e rappresentativi, come il carnevale, la festa patronale, l’estate sannicandrese, la fiera di ottobre ed il Natale. Inutile che le associazioni facciano annualmente richieste di affidamento perché si deve consolidare l’idea di scegliere per ogni manifestazione suddetta l’associazione ritenuta più idonea, più seria, più responsabile e, soprattutto, di esperienza. Il motivo è di una semplicità unica perché sarà l’associazione interessata a quell’evento a farsi carico di ogni adempimento organizzativo da molto tempo prima e non, come succede sempre, cominciare ad operare ufficialmente negli ultimi quindici giorni. Così facendo si dà modo alla associazione interessata di potere organizzare il proprio lavoro nel corso dell’anno, iniziare la richiesta di offerte porta a porta molto tempo prima, sapere prima il budget disponibile e predisporre un programma molto più completo senza la fretta degli ultimi secondi.

Di contro, l’amministrazione deve mettere a disposizione degli organizzatori il suo contributo che dovrà essere reso pubblico già dall’inizio di ogni anno richiedendo, a fine manifestazione, la rendicontazione totale.

Se non si attua una simile programmazione si correrà sempre il rischio che le manifestazioni diventino cause di litigio all’interno delle associazioni e motivi di discussione anche tra i cittadini per gli argomenti più vari.

È evidente che ove un evento assegnato non risulti all’altezza delle aspettative, così come nel programma presentato, l’amministrazione comunale ne potrebbe tirare le dovute conseguenze per il futuro.

Si è andati avanti sempre all’ultimo minuto in quanto mai programmato nulla. Forse sarebbe il caso, ora, di cominciare a cambiare ritmo. Per esempio, dopo il carnevale 2020, dare immediatamente l’incarico della festa patronale, dell’estate sannicandrese, della fiera di ottobre e del Natale quantificando anche il relativo contributo da assegnare.

Ma tutto questo succede perché manca la Consulta delle Associazioni che darebbe al nostro comune una spinta in più per la valorizzazione del territorio e della sua cultura.

Il Direttore