EDITORIALE DELLA DOMENICA. LA BELLEZZA SALVERA’ SAN NICANDRO?

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La nuova amministrazione comunale insediatasi da poco più di un mese ha improntato la sua azione con una modalità nuova come si evince anche dall’assegnazione delle deleghe assessorili che sono rimodulate in modo nuovo e con obiettivi più precisi come il caso delle periferie, dissesto idrologico, teatro, spettacoli, bellezza, mobilità lenta, transizione ecologica, benessere animale, resilienza post-covid, economia circolare ed alcuni altri. Anche in altri comuni si sta usando questo nuovo metodo di lavoro che, secondo gli esperti di sociologia, rappresenta un modo diverso di intendere la politica, uno stimolo per ogni amministratore o cittadino teso ad accorciare sempre più ogni distanza tra l’istituzione “comune” e la gente con l’obiettivo finale di valorizzare lo spirito di squadra.

Qualche segnale a San Nicandro si sta vedendo soprattutto quando si parla di “bellezza” che sembra nascere per far fronte alle esigenze della città in termini di sociale, ambiente e cultura. Infatti, è stato notato questo impegno iniziale dall’addobbo della sala consiliare, dell’albero natalizio nell’atrio del comune, dai fiori su alcune strade della Terravecchia, nelle aiuole dei giardini pubblici di Piazza IV Novembre.

Bellezza fa rima con gentilezza nel senso che si fa promotore di “atti gentili” per far sì che chiunque possa contribuire a rendere la società più aperta, inclusiva e rispettosa. Insomma una rivoluzione gentile per la nostra città visti anche i consensi che sono pervenuti anche alla nostra redazione. Sono piccoli gesti positivi che stimolano comportamenti gentili da parte di tutti, sono iniziative che hanno l’obiettivo di coinvolgere tutti, ma soprattutto i giovani, al fine di trasmettere valori come la correttezza, l’amore per l’ambiente, il desiderio di un maggior decoro cittadino, la condanna del degrado urbano e un’attenzione maggiore al prossimo fino a far diventare un’abitudine quotidiana il rispetto delle regole in generale.

Dobbiamo fare in modo di guarire la nostra cittadina a cominciare dal suo centro storico malato perchè Il contemporaneo ha senso solo se vive l’antico e tutto ciò genera senza dubbio il vivere sereno di una comunità, rafforzandone le relazioni umane.

Ritornando, quindi, alle deleghe assessorili rimodulate e con obiettivi precisi, questo nuovo inizio, limitatamente a questo specifico settore, può essere condiviso anche perché sono iniziate le festività natalizie con gli eventi programmati dalle varie associazioni.

Insomma ripartire dalla bellezza con il patrimonio storico, artistico e culturale, quello naturalistico e paesaggistico di San Nicandro. La bellezza probabilmente non salverà il mondo, ma dopo una pandemia che ha lasciato profonde cicatrici, aiuterà la nostra cittadina nel suo riavvio.

Tutto è strettamente legato al bello che ci circonda, alla cultura e alle tradizioni che ci accompagnano da sempre. La bellezza deve diventare integrante della nostra storia e del nostro stile di vita e dobbiamo cercare di mettere insieme sempre più tutti questi fattori per far sì che San Nicandro, nel suo insieme, diventi un territorio attrattivo nell’ambito culturale, nel turismo lento e, come facente parte dei Borghi autentici d’Italia, nei cammini, nell’enoturismo, nelle tradizioni, tutti settori in crescita che hanno un comune denominatore che è la natura e la bellezza.

Il Direttore