Nei giorni scorsi si è assistito a contrasti verbali sui social circa alcune opere che si stanno ultimando o che si faranno a breve rivendicando ognuno la paternità o denunciando anche un degrado cittadino che continua.
Insomma le solite diversità di vedute da parte della maggioranza e dell’opposizione che, finora, almeno da quanto affermato, ha lasciato all’attuale amministrazione il tempo di conoscere i problemi, di ambientarsi nel suo nuovo ruolo, di valutare le priorità con la convinzione che bisogna dare a chi ha vinto un po’ di tempo per ambientarsi nel marasma della complessità di una gestione non certo facile di una cittadina con i suoi problemi per capire come costruirne il suo futuro.
È questa una dialettica sterile? Assolutamente no in quanto ognuno deve recitare la parte assegnata dai cittadini nell’ultima tornata elettorale. Insomma si comincia a fare politica. Da una parte sindaco e maggioranza che rivendicano risultati positivi a cui si aggiungono altri molto prossimi frutto della loro volontà di incidere in maniera forte sulla viabilità, sul sociale, sulle politiche sanitarie, mentre, dall’altra parte, dopo il lungo silenzio, si cerca di tastare il polso e fornire risposte motivate su ogni singolo provvedimento sull’operato della maggioranza. D’altronde il compito della minoranza è questa e cioè non di una opposizione fine a sé stessa e quindi molto sterile, ma di una opposizione propositiva o anche di correzione di scelte altrui.
Se si arriva a questo modo di governare i risultati sono positivi per tutti e per la politica in generale ma tutte le funzioni devono essere esercitate in maniera chiara, senza prevaricazioni, alla luce di una programmazione condivisa e senza che nessuno possa permettersi di derogare agli impegni presi con i sannicandresi.
Questo sarà possibile solo quando tutti i provvedimenti saranno come libri aperti per tutti ove ognuno possa dare il suo contributo e, all’ occorrenza, anche con la partecipazione dei cittadini su problematiche di interesse generale dalle quali possa dipendere parte del futuro di San Nicandro.
Insomma, con l’arrivo dell’estate si cominciano a scaldare anche i motori di tutta la politica locale. Come dire che il rodaggio è terminato ed ora la macchina per correre nel rally deve funzionare sempre con il guidatore che è impersonato dal primo cittadino ma anche da chi contribuisce a delineare il percorso e cioè dal consiglio comunale. Così facendo, ci vorrà solo tanta benzina ma si potrà arrivare dove si vuole e con importanti risultati.
Il Direttore