La Puglia è ancora il granaio d’Italia, ma con difficoltà crescenti e una stagione – quella 2021-2022 – che si presenta con alcuni dati preoccupanti. A fare il punto della situazione, in concomitanza con il “Durum Days” nazionale che si terrà a Foggia mercoledì 18 maggio, è la CIA Agricoltori Italiani Capitanata, attraverso il presidente provinciale Angelo Miano: “Le piogge dei giorni scorsi sono state utili soprattutto dove la semina è avvenuta più tardi, mentre nulla hanno potuto sui campi e sui semi che hanno subìto in pieno le conseguenze di una lunga siccità. La scarsità di precipitazioni potrebbe causare una diminuzione di circa il 20% del raccolto”.
COSTI DI PRODUZIONE. Se le previsioni sul raccolto indicano una diminuzione del 20%, i costi di produzione sono già aumentati del 25-30%. “Coltivare e, soprattutto, raccogliere un ettaro di grano, prima della pandemia aveva un costo che oscillava fra i 700 e i 750 euro”, ha spiegato Miano, “mentre oggi occorrono almeno 1000 euro”. “ La trebbiatura, ad esempio, risente dell’incremento di costo fatto registrare dal gasolio”.
PREZZO AL PRODUTTORE. Nell’ultima seduta della Commissione, le quotazioni massime del grano duro, a seconda della qualità, hanno registrato un valore compreso fra i 532 del mercantile ai 560 euro alla tonnellata del biologico. “I contratti di filiera, aperti alle ‘premialità’ da prevedere per valorizzare il grano di migliore qualità, sono il modello da seguire. Per garantire il giusto reddito e un equo riconoscimento ai produttori che investono per dare al mercato un prodotto salubre, funzionale, di eccellente qualità. Occorre, però, che anche a chi resta fuori dagli accordi di filiera sia assicurato un corrispettivo che tuteli il reddito, considerando le caratteristiche proteiche che possono avere quei grani”.
La Puglia, negli ultimi anni, ha prodotto mediamente attorno ai 9 milioni di quintali di grano, rappresentando una quota oscillante fra il 25 e il 35% della produzione nazionale.
IL GRANO IN PUGLIA. La sola Capitanata nel 2020 riuscì a produrre 7.125.000 quintali su una superficie di 240mila ettari, con una resa media per ettaro di 29,68 quintali.
“Lo diciamo da tempo: serve un patto tra produttori e trasformatori nel segno del ‘made in Italy’ e del nostro grano duro come elemento principe della pasta italiana di qualità. Nel 2021, le importazioni di grano duro sono calate, purtroppo però si tratta di una tendenza contingente e, senza una precisa volontà, le logiche speculative potrebbero presto tornare a favorire i grani duri esteri a danno di quello italiano, in particolare quello pugliese”.
DURUM DAYS. “Mercato, prezzi e previsioni del grano duro”: questo il titolo e il focus del nuovo Durum Days che torna, per la VII edizione, quale evento internazionale organizzato dalla filiera del grano duro per fare il punto sulla produzione attesa in Italia e nel mondo. Appuntamento, come da tradizione, a Foggia, mercoledì 18 maggio dalle 9 alle 13, nella sala conferenze della Camera di Commercio (Via Michele Protano 7). Al centro dell’incontro, lo stato del comparto pasta e le prospettive per la prossima annata. Ne discuteranno, dati alla mano, autorevoli rappresentanti delle sigle promotrici dell’iniziativa.
Interverranno ai lavori: Damiano Gelsomino, presidente della Camera di Commercio di Foggia; Patrizia Marcellini, Coordinatrice del settore grandi colture e servizi, Alleanza delle Cooperative; Mario Gentile, Senior Analyst, Areté; Giorgio Mercuri, presidente di Alleanza delle Cooperative; Andrea Demontis, Assosementi; Gianmichele Passarini, giunta nazionale di Cia-Agricoltori Italiani; Emanuele Blasi, Università della Tuscia; Diego Canga Fano, Commissione Europea; Dario Manuello, Syngenta; Nathan Kemp, IGC; Nicola Pecchioni e Pasquale De Vita per il CREA, Centro di ricerca cerealicoltura e colture industriali di Foggia; Annachiara Saguatti, Senior Analyst, Areté; Filippo Schiavone, Confagricoltura; Franco Verrascina, Copagri; Enzo Martinelli, Italmopa; Mauro Acciarri, Compag; Luigi Cristiano Laurenza, segretario generale Pastai; Raffaele Piemontese, vicepresidente Regione Puglia. I Durum Days sono organizzati e promossi da Assosementi, Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri, Alleanza Cooperative Agroalimentari, Compag, Italmopa, Unione Italiana Food, con la partnership tecnica di Areté, con la collaborazione del Crea e con la partecipazione in veste di sponsor di Syngenta-PSB. Si può seguire l’iniziativa, previa registrazione, collegandosi al sito www.durumdays.com.