Egregio direttore,
da diversi giorni leggo sul suo blog diversi articoli sull’immobilismo amministrativo dell’attuale Giunta in carica nella nostra dichiarata (ed ormai sanata) città dopo anni di sperpero di denaro pubblico che portarono alla dichiarazione di “dissesto” finanziario, senza aver reso alcun pratico ed evidente beneficio alla cittadinanza.
Nel dire ciò, leggo con vero piacere (e senza stupore alcuno) il colorato ed ormai consolidato “stile” con il quale l’on. Marinacci (ed ex Sindaco della soprannominata Città di San Nicandro Garganico), trova lo spunto, anche ricorrendo a divertenti proverbi: ….. sulle “monache di caiazzo” che si recavano a Napoli ad acquistare … tazze ed altro! In realtà (e da buon politico) sono servite ad assumere le più che evidenti “difese” in favore di probi amministratori ed impiegati comunali messi all’angolo dalle già intervenute nomine di tre ingegneri/tecnici esterni che, seppure abbondantemente motivate negli atti di competenza Sindacale, sono provenienti dai Comuni limitrofi (e di questi dipendenti ) con evidenti funzioni “dirigenziali – apicali”. La spesa dichiarata dallo stesso Marinacci (e posto a carico del bilancio comunale 2019) ammonterebbe ad euro 180 mila per un periodo limitato di sei mesi.
Il problema, se qui di problema si può parlare, è del tutto inesistente poiché il nostro Comune a seguito di intervenuti pensionamenti è rimasto per anni privato di “tecnici laureati” per i quali e solo a seguito di concorso pubblico possono rivestire tali funzioni dirigenziali nei diversi settori di competenza dell’urbanistica e dei lavori pubblici che a seguito di “ testi unici” in questi settori escludono che tali funzioni possano essere affidate a tecnici interni diplomati. L’abuso starebbe invece nelle pregresse nomine Sindacali dei responsabili di questi servizi (ingegneria- architettura) in quanto del tutto arbitrarie e poi, con quali evidenti risultati? Dico ciò perché è proprio la politica a denunciare lo stato di abbandono di diverse strutture pubbliche (biblioteca, campo sportivo ragazzi, ecc.) e le scarse o del tutto inesistenti manutenzioni dei tratture e della viabilità interna ed esterna al Comune, ovverossia l’affidamento negoziato (e senza gara pubblica) di importanti servizi come quello più volte denunciato della pubblica illuminazione cittadina i cui risultati gestionali sono sotto gli occhi di tutti per i continui disservizi ed interruzioni di impianti obsoleti, inquinanti e mai presi in carico dai privati.
Bene fa oggi il “politico” Marinacci a sollevare i diversi problemi e disfunzioni, a denunciare ad alta voce e chiedere provocatoriamente ed attraverso il BLOG (unico mezzi d’informazione) “incontri e dibattiti pubblici“ su questi fatti e misfatti rappresentati nei diversi articoli pubblicati. E su altri argomenti ancora di cui la Politica dovrebbe esprimere solo l’indirizzo programmatico, che lo scrivente da svariati anni in qualità di cittadino competente (e non solo) potrebbe oggi integrare essendo ormai dal 1994 trasferitosi a Reggio Emilia.
Come vedi, caro Marinacci, io da tempo essendomi trasferito al Nord con l’attività imprenditoriale nel settore degli appalti pubblici dapprima, sono con l’esperienza riuscito a diventare consulente tecnico esterno a supporto della dirigenza tecnica del Comune di Reggio Emilia, fino ad effettuare percorsi formativi nella sicurezza con incontri – dibattito presso il Politecnico di Milano. Perciò chi scrive per competenza, invita la Politica a non preoccuparsi tanto dei soldi pubblici (€.180 mila) che si andranno a spendere per i prossimi 6 mesi a tre tecnici esterni, ma piuttosto dei risultati che si potranno effettivamente ottenere nei limitatissimi tempi che si prevedono di permanenza sul Comune.
Porsi a gestire nella legalità e nella dovuta trasparenza oggi (SIC!!) un Comune come il nostro è difficile, se non impossibile, in assenza di personale qualificato e che guardi coscientemente al futuro dell’Ente Pubblico senza regolamenti e procedure rimaste per decenni non aggiornate alle normative di settore intervenute (o addirittura inesistenti o viziate da evidenti illegittimità) e che richiedono il possesso di profuse competenze e professionalità che non appaiono evidenti nell’indirizzo politico-programmatico e nei “curricula” pubblicati. E, se si pensa che restringere solo a livello locale l’apporto di professionalità possa riuscire a migliorare “formazione, competenze interne e progettualità“ è fortemente limitativo dei possibili futuri obiettivi e risultati medio termine.
Infatti per dare rinascita alla nostra disastrata città occorrono anni e soprattutto saper investire risorse economiche nella cultura in generale ed in quella giuridico – amministrativa nel particolare con l’individuazione di risorse pubbliche e con la partecipazione dei privati imprenditori che abbisognano innanzitutto della fiducia nell’efficienza e sostegno delle Amministrazioni Pubbliche presenti sul nostro territorio (Comune ASP – Zaccagnino – AUSL) e dei mercati per assicurare e valorizzare da subito la produzione locale .
Detto ciò , resto fin d’ora disponibile, qualora invitato, a partecipare a qualsiasi dibattito pubblico non solo sulla debitoria pregressa che appartiene ormai al passato (e dovrebbe insegnare), ma soprattutto sul fare e come gestire un’amministrazione pubblica nel rispetto della normativa vigente che mentre si scrive (e si parla, e si parla, e si parla) è in continua evoluzione.
Gianni della Torre