Come da prassi, l’avvicinarsi della data di sabato prossimo per il consiglio comunale in cui si approverà il bilancio ha dato la spinta necessaria per una ulteriore accelerazione alle trattative per una soluzione che poteva essere trovata da tempo.
Da quanto si apprende, la crisi sembra essere stata scagionata in quanto le richieste avanzate circa l’incarico assessorile e la carica di vice sindaco sono state accettate dal sindaco e dalla coalizione di maggioranza. Il nominativo dei due incarichi rimane sempre lo stesso.
In verità qualche componente della maggioranza non ha gradito questa soluzione e, forse, in consiglio qualche dichiarazione potrà essere fatta per meglio capire la vera natura di questa ricomposizione.
Come si dice, tutto bene quel che finisce bene. L’imprimatur di tutto questo ora deve essere dato dalla votazione consiliare con l’approvazione di tutti i punti all’ordine del giorno. Il che dovrebbe essere scontato. Insomma un nuovo rimescolamento d’incarichi per una soluzione che poteva e doveva essere trovata da tempo. C’è voluta la diffida del Prefetto per poterla finalmente individuare.
Ora sarà possibile dare un impulso più serio e più forte all’attività amministrativa. Gli ostacoli superati devono far capire che il governo di una cittadina è difficile e, se non c’è la massima collegialità nelle scelte, si rischia la paralisi amministrativa con ricadute negative sulla cittadinanza.
Si faccia ora in modo che da oggi in poi si proceda ad una programmazione seria per il territorio per evitare le estemporaneità delle scelte. Si faccia in modo di intervenire sul problema della sanità a San Nicandro, sulla valorizzazione del territorio, sulla sicurezza, sulla legalità collettiva, ecc.
Si cominci dalla rigenerazione urbana e si proceda con una raccolta differenziata ragguardevole per poter diminuire la Tari. Si cominci ad avviare un progetto turistico che comprenda il centro storico, il castello, Torre Mileto, dolina Pozzatina, grotte, ecc.. oltre ad iniziative culturali che devono diventare appuntamenti annuali e punti di riferimento sia per la comunità locale che per l’intera provincia. Poi il raccordo con le associazioni che non devono sostituirsi all’amministrazione ma andare di pari passi verso un percorso comune già programmato in precedenza.
Insomma abbandonare la provvisorietà del momento amministrativo e procedere ad uno studio serio del territorio ove economia e cultura diventino i soli punti di riferimento per dare ai giovani una speranza ed agli anziani una ritrovata serenità