CRISI AL COMUNE DI SAN NICANDRO, L’ASSESSORE VILLANI SE NE VA

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Carissimo direttore,

come ben sai sono stato un assiduo spettatore di tantissimi consigli Comunali iniziati  di sera e terminati a volte al mattino con colpi di scena da commedia da fare invidia a quella greca.   Ed anche ho partecipato a   riunioni (sedute) di Giunte Comunali ordinarie e di gestioni Commissariali   intervenute   a far data dagli anni ’70 e  fino agli anni ’90 . E ciò dai tempi del dott. Vincenzo Mario Pellegrino, segretario generale e del rag. Matteo Zilletti, vice segretario (carissimo amico recentemente scomparso) con una continuità durata oltre venti anni a differenza di oggi che non durano più di qualche anno per chiedere il trasferimento altrove.

L’assessore Villani quindi si è dimesso nella mattinata odierna e le dimissioni sono state accettate dal Sindaco, per quanto è dato di sapere e salva smentita dell’interessato. Forse per dare una svolta alla crisi com’è notizia dell’ultima ora e sempre si dice ci sia già chi è pronto a sostituirlo.

Crisi così rientrata?

Si vedrà a breve, come vedremo se il Sindaco Ciavarella è riuscito nel complesso a ricomporre i numeri necessari per l’approvazione del Bilancio di previsione 2019, e poi?

Pure ricordo,  dopo alcuni scontri  cartacei  avuti,  sia con i diversi Sindaci  succedutisi a Rocco Di Lella , sia  con  il dott. Natale D’agostino, Commissario Straordinario del Comune su nomina del Prefetto di Foggia ed anche successivamente  con i  tanti altri  Commissari  Prefettizi  succedutisi a seguito di tante altre  “crisi amministrative”   di cui è pieno l’ archivio  storico del Comune  ed  il  cui giudizio  non è stato  mai positivo per l’alto livello di  perdurante litigiosità mai sopito  a  causa dell’ingerenza della politica  nell’ amministrazione e sugli stessi funzionari.

Dico tutto ciò, da cittadino informato e formato ai controlli in “Audit ed Auditing” perchè conosco fin troppo bene la nostra struttura interna operativa   (o macchina amministrativa), mai evoluta salvo qualche rara eccezione .

Un vecchio detto diceva: Una rondine non fa primavera!  E come potrebbe, chicchessia e specialmente un   “ primo cittadino “, produrre risultati    in un siffatto ambiente lavorativo carente  soprattutto  di  professionalità documentate  e di supporti informatici adeguati alle  più avanzate  tecnologie ?

Ci vorrebbe un “miracolo”, per chi ci crede.

Va da sè, che negli anni ho avuto più occasioni per conoscere gli uomini che, a vario titolo si sono succeduti fino ad oggi nell’ amministrazione del Comune con “vizi e virtù” personali,  molto meno  conosco  i più giovani  che  oggi  lo  stanno amministrando nei ruoli attribuiti loro dal popolo di maggioranza ed opposizione.

Pure voglio dire che  i  Commissari Prefettizi  non sono (e non lo sono mai stati) quello  “spauracchio”  che  i politici ci vogliono  invece  fare intendere  e  da cui  il cittadino  debba “ difendersi”, anzi  in assenza di  Amministratori e di compagine amministrativa consistente, ovverossia di  strutture interne di alto  livello e di  professionalità manageriali attribuite oggi al Direttore Generale, sono  in molte circostanze auspicabili  per sistemare qualche carta o progetto  in  situazioni  “incancrenite”.  Infatti i Commissari agiscono quasi sempre nel “breve periodo” e nell’ interesse generale dell’ordinario,  com’è giusto che sia,   per  accompagnarci  solo   verso  nuove  e  libere  “ elezioni amministrative ”.

Per chi mastica di pubbliche amministrazioni  ed  ha avuto  in questi ultimi anni  modo  di viaggiare e  conoscere   dall’interno  nuovi   “sistemi  di gestione“  e    di  “partecipazione diretta dei cittadini”   alla cosa pubblica,   che costituisce  a tutti gli effetti  attività di “SERVIZIO”,  avrà  dedotto  che   occorre un  periodo  di permanenza più lungo (medio periodo) per procedere  alle  “programmazioni” e  all’espletamento  dei concorsi   in trasparenza  e meritocrazia   per i  posti divenuti  vacanti  dai pensionamenti  e  dalla  pianta organica.

Ritengo che solo così potremmo dare un forte impulso al “welfare” con l’obiettivo di comprendere i cambiamenti in atto, approfondendo e raccontando dinamiche ed esperienze capaci di coniugare il ridimensionamento della spesa  e la tutela dei nuovi rischi sociali possibile solo attraverso il coinvolgimento di attori privati e del terzo settore.

Infatti il Welfare opera anche nell’ambito dell’informazione e della formazione, offrendo strumenti adeguati alle esigenze dei cittadini, organizzazioni e istituzioni interessate a questo genere di riflessione nonché per garantire una maggiore ed ulteriore qualità dei servizi e dei controlli interni di gestione, spesso  inesistenti.

 

Fatta questa premessa, ritenuta utile per meglio definire storia e momento politico in cui ci troviamo, caratterizzato da un dichiarato    notevolissimo abbassamento   della “cultura“  e   della  “sicurezza percepita” dai cittadini.

Le argomentazioni di questa “crisi” appaiono    e   forse sono “surreali”, perché gli interventi pubblicati sul Blog dimostrano come allo stato attuale tutti possono fare e dire tutto ed il contrario di tutto, sia  dall’interno  che dall’esterno al Comune.

Peccato, veramente peccato che, ancora una volta, a subire le conseguenze di questo triste spettacolo che sa di assoluta “autoreferenzialità“ siano  i  miei   concittadini Sannicandresi, ritenendo  di essere ancora tale.

Con la diffida   notificata in data 16 aprile 2019 (ndr), inviata anche al Presidente del Consiglio ed a tutti i consiglieri comunali dal Prefetto di Foggia, per la convocazione entro gg. 20 del consiglio comunale per l’approvazione del bilancio di previsione 2019, i termini sarebbero in scadenza già nella prima settimana di maggio.

Un atto obbligatorio quello del PREFETTO, si è detto, di   approvazione del BILANCIO che, però, ad oggi, (e per quanto risulta allo scrivente) non risulta pubblicato sull’albo pretorio ON-LINE approvato neanche   dalla giunta in carica (quale?).  La giunta, infatti, è chiamata ad approvare preventivamente lo schema di Bilancio annuale e di previsione 2019/2021 con il relativo programma per le Opere Pubbliche e CESSIONE delle Aree, prima del vaglio da parte del civico consesso.

L’approvazione del bilancio di previsione triennale 2019/2021 ed annuale, nel termine massimo di venti giorni decorrenti dalla data di notifica del provvedimento Prefettizio all’ultimo dei consiglieri, comporta che, in mancanza, saranno attivati i poteri sostitutivi di cui all’art. 141, comma 2, del D. Lgs 18 agosto 2000m n. 2678 ed avviata la procedura per lo scioglimento del consiglio comunale.

La scadenza dei termini nella prima settimana di maggio, lascerà quindi al sindaco Ciavarella di indossare ancora la fascia Tricolore, sia durante la processione del “venerdì Santo“, sia durante la sfilata-corteo del 1° maggio,  un tempo altrettanto  famoso.  In un articolo, a mia firma, pubblicato sul giornale locale “La voce”, scrivevo: “PRIMO MAGGIO, ULTIMO VIAGGIO”!

Era il tempo del sindaco ed on. Nino Marinacci.

Mi auguro davvero di cuore che il sindaco   Costantino Ciavarella non abbia lo stesso epilogo.

Gianni DELLA TORRE