COMUNICATO DELL’ON. NUNZIO ANGIOLA SULLA DECISIONE DI AZIONE DI ROMPERE L’ALLEANZA COL PD

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Abbiamo inizialmente creduto nella possibilità di costruire un’agenda credibile, fatta di temi e argomenti che toccano la vita reale della gente, che danno risposte concrete e realizzabili, un’agenda che fosse condivisa e sostenuta in un’alleanza con il PD. Alla fine, abbiamo dovuto prendere atto che quella non era un’alleanza per affermare un’idea di politica e di società, ma soltanto un tentativo maldestro di sommare, in una coalizione piena di contradizioni, partiti con visioni e programmi diversi e contrastanti. Una vera e propria accozzaglia.

Hanno tentato di farci ritrovare, nonostante la nostra chiara e preliminare impostazione, con quelli che hanno votato contro l’allargamento della NATO a Svezia e Finlandia, che contrastano le iniziative di contenimento e abbattimento dell’inquinamento ambientale da discariche, che osteggiano una politica di approvvigionamento delle risorse energetiche che eviti, a partire dal prossimo autunno, di mettere in sofferenza il sistema produttivo e lasciare al freddo i cittadini; insomma con quelli che disconoscono l’agenda Draghi e che gli hanno votato un sacco di volte la sfiducia. Partiti che dicevano tutto e il contrario di tutto solo per guadagnare uno spazio di visibilità, contendendolo al populismo più sfrenato. Stavamo per trovarci, così, in una coalizione innaturale; non contro la destra, ma contro noi stessi liberaldemocratici.

Letta ha giocato con più mazzi di carte, ha generato confusione e disorientamento, ha strizzato l’occhio alla sinistra più radicale e all’ecologismo duro e puro, non ha saputo puntare ad una alleanza per vincere, ma, senza dare così un’idea chiara di quello che vuole proporre il PD al Paese, ha realizzato una coalizione perdente, impossibilitata a reggersi in piedi e soprattutto senza l’ambizione, politicamente necessaria, di governare il Paese.

Adesso noi di Azione ripartiamo da dove eravamo rimasti con il nostro programma, dalla nostra identità riformista e liberale e dai nostri ideali che gli italiani stavano apprezzando sempre di più. Noi non facciamo demagogia; faremo proposte concrete e realizzabili, faremo proposte serie. Non ci faremo trascinare nel burrone del bipopulismo di destra e di sinistra. Abbiamo fatto una scelta coraggiosa tirandoci fuori da una morsa che avrebbe soffocato la nostra spinta riformista e liberale, dimostrando che non ci interessano gli accordi spartitori.

Chiederemo agli italiani non un voto contro qualcuno, ma lo chiederemo per la realizzazione delle riforme previste dal PNRR, sempre ostacolate e sempre più insidiate dalla destra meloniana. Chiederemo il voto per Azione per rafforzare la credibilità dell’Italia che Draghi ha costruito e per ancorare saldamente l’Italia all’Europa e nell’alleanza atlantica, che con la destra euroscettica e dominata da pulsioni filo-putiniane si volevano indebolire. Con i nostri candidati seri e preparati, saremo la proposta politica più seria dell’attuale momento politico. Avanti tutta.