CICLOVIA ADRIATICA DEL GARGANO, NON SPRECARE ENNESIMA OCCASIONE DI SVILUPPO

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“Le dichiarazioni del consigliere nazionale FIAB Giuseppe Dimunno inerenti al progetto della Ciclovia Adriatica del Gargano non possono rimanere inascoltate. Si rischia di perdere un’altra sfida cruciale per lo sviluppo di un territorio straordinario, per il quale urgono piani turistici e di sviluppo ambiziosi. E’ per questo che preannuncio sin d’ora un’azione politica in sede regionale per approfondire la questione e verificare gli elementi ostativi all’itinerario escluso nella recente conferenza di servizi tenutasi tra Ministero e Regione”. Lo dichiara il consigliere regionale della Lega, Joseph Splendido.

“Da quanto apprendo, il progetto della ciclovia del Gargano è stato inserito tra i progetti del PNRR  di questo territorio e si avvia a chiusura dell’iter progettuale. E però, più che optare per l’itinerario più importante per bellezze paesaggistiche e attrattività turistica, la Regione Puglia avrebbe dato il proprio assenso ad un percorso di tutt’altra natura, che taglia all’interno il promontorio, considerato più ‘fattibile’ probabilmente perché più sbrigativo. Ricordo che il PNRR nasce come grande piano nazionale per far rinascere il Paese ed i suoi territori dalla depressione pandemica. All’uopo sono state stanziate risorse finanziarie mai viste prima. La Ciclovia Adriatica del Gargano si candida certamente ad essere uno degli asset turistici ed economici di maggior impatto per il promontorio della Capitanata e merita la giusta considerazione. ‘Liquidarla’, come si sta facendo, con un progettino che sia il meno fastidioso possibile per evitare di riconsiderare quei vincoli che la stessa Regione vi ha apposto, bypassando località come Peschici e Vieste, piuttosto che farne occasione per mettere in sicurezza un territorio, aprirlo a nuove sfide e destagionalizzarne i flussi turistici è miope ed inaccettabile. La tutela ambientale e lo sviluppo sono due concetti che possono e devono coesistere, a maggior ragione davanti a progettualità in grado di ribaltare i destini di una provincia. Presenterò urgentemente una interrogazione in sede regionale e chiederò ai colleghi consiglieri regionali del territorio di convergere su una richiesta comune di riaprire urgentemente la discussione, prima che sia troppo tardi”.