Un tuffo al cuore. Un viaggio indietro nel passato attraverso 100 anni di fotografie che ripercorrono la “biografia collettiva” di una Comunità, quella di Carlantino, attraverso meravigliose immagini in bianco e nero. I cortei matrimoniali, le foto di interi gruppi familiari in posa davanti alla macchina fotografica, le scolaresche del ‘900, con le maestre e gli alunni, le compagnie di giovani, i costumi del tempo con lo sfondo delle antiche insegne. Tutto questo è “Ci vediamo ieri. Paesaggi, volti e tradizioni del secolo scorso”. La mostra fotografica è stata inaugurata. Potrà essere visitata tutti i giorni, fino al prossimo 20 agosto, nella sala allestita in Corso Europa al civico 114, a Carlantino. É stata organizzata dalla locale Pro Loco con il patrocinio dell’amministrazione comunale del sindaco Graziano Coscia. “Siamo fieri di questo lavoro, perché rappresenta una testimonianza visiva del nostro passato e delle nostre antiche abitudini – ha dichiarato il sindaco Coscia – così come la Festa degli Agricoltori, la mostra ci regala l’opportunità di legarci ancor di più alle nostre radici, alla nostra terra e alla nostra storia”.
La maggior parte delle foto, più di 100, proviene dal libro “Carlantino 100 anni di storia in uno scatto” curato dai carlantinesi Pasquale Capozio e Antonio De Marco, appassionati di arte, storia e archeologia. Le foto sono state divise in aree tematiche come “il Paesaggio urbano”, “il Paesaggio rurale”, “Persone”, “Feste e Matrimoni”, “Scuola”, “Socialità” e “Guerra” e documentano tutti i mutamenti e le trasformazioni sociali di Carlantino che vanno dai primi del novecento agli anni sessanta.
“La storia di un popolo e di un paese è la vera identità di quel paese – ha dichiarato Pasquale Capozio – per questo motivo non bisogna dimenticare il nostro passato e il modo migliore per farlo è quello di preservare la memoria attraverso la fotografia”.
Le foto rappresentano il paese nel ‘900, gruppi familiari, ritratti di uomini, donne e bambini, frammenti di vita quotidiana e tempo libero. Non solo, negli scatti è rappresentata anche la prima guerra mondiale. Molti dei volti mostrati dalle foto nei vari ritratti sono stati riconosciuti, hanno un nome e un cognome. Tanti altri, invece, continuano a rimanere nell’anonimato. Per questo motivo, gli autori della rassegna fotografica hanno invitato tutti i cittadini a collaborare per dare un nome a chi ancora non ce l’ha. “Un viaggio per riscoprire i volti dei nostri antenati, per aggiungere una per una altre tessere al mosaico del passato”, ha concluso Capozio. Il testo “Carlantino 100 anni di storia in uno scatto” è stato dedicato a Guglielmo Perna, il creatore della maggior parte degli scatti.