I Carabinieri della Compagnia di San Severo (FG), supportati da reparti dell’organizzazione mobile e speciale dell’Arma dei Carabinieri e con l’ausilio di due unità cinofile, hanno dato esecuzione, in San Severo e Lucera (FG) ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso Tribunale di Foggia, su proposta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 4 soggetti, di cui 3 colpiti dalla misura della custodia cautelare in carcere e 1 agli arresti domiciliari, indagati, ognuno a vario titolo, per detenzione e cessione di sostanze stupefacenti continuata e in concorso, commessi nel periodo compreso tra maggio 2022 e settembre 2022 nel territorio di San Severo.
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia e condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Severo, hanno avuto inizio a marzo 2022 e hanno fatto ricorso, oltre che all’utilizzo di attività tecniche di intercettazione e videoripresa, al vasto patrimonio di informazioni acquisite sul territorio dai militari dell’Arma.
Peculiare il linguaggio utilizzato dagli indagati. Il termine ricorrente (da cui ha preso nome l’operazione), in linea con lo slang giovanile, è l’appellativo “brother” o “brò”, utilizzato dagli indagati nelle comunicazioni interpersonali.
Nel corso dell’intera attività investigativa venivano altresì operati 3 arresti in flagranza, segnalate 3 persone alla locale Prefettura quali assuntori ex art. 75 D.P.R. 309/1990 e sequestrati 30 grammi di cocaina, 300 grammi di marijuana e 300 grammi di hashish.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari; dunque si precisa che, al momento, a carico degli indagati arrestati sono stati acquisiti unicamente indizi di colpevolezza, ritenuti dal GIP di tale gravità da legittimare l’applicazione delle misure cautelari eseguite. Si intende quindi affermare infatti come gli indagati non vadano considerati colpevoli fino alla condanna definitiva.