“CANZONI DELLE TRE CARTE”: IL CASTELLO DI SAN SEVERO NEL NUOVO ALBUM DI NAZARIO TARTAGLIONE

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E’ un viaggio nelle viscere della nostra terra e della sua Lingua Madre, CANZONI DELLE TRE CARTE, il nuovo album di Nazario Tartaglione. Interamente in dialetto sanseverese, una delle più apprezzabili varianti dell’antica Lingua Napoletana, viene lanciato dal singolo ‘U CASTELLE SANZEVIRE, dal 1 luglio 2024 on line in formato video, insieme alle tracce audio dell’intero album.

Dedicato al leggendario Castello di San Severo, residenza federiciana andata distrutta nei secoli, il brano ripropone il sogno e i colori dei secoli passati, in una città sempre più disincantata e dall’animo grigio.

“Ho scelto questa canzone come lancio dell’album perché credo che San Severo abbia bisogno di nuovi punti di riferimento, e mi sono sempre chiesto come sarebbe stata la percezione della città se avessimo avuto un castello. Certo ci sarebbero stati maggiori motivi di orgoglio e legame, costituendo una costruzione così significativa un punto fermo nella storia e per il senso identitario” spiega Nazario Tartaglione.

CANZONI DELLE TRE CARTE è una raccolta di canzoni intense, ricche di riflessioni e suggestioni, che non voltano lo sguardo e che con un respiro ampio attraversano le verità dolorose della cittadina, confidando di essere all’altezza dei drammi di questa terra: tragedie che per lo piu non vengono rappresentate, coperte dallo stordimento della festa a tutti i costi. “Ne viene un teatro sociale che, ballando sui propri orrori, da drammatico diventa macabro” continua il cantautore.

Ad aprire la track list “Via degli angeli”, canzone onirica in cui uomini ed angeli si incontrano nel candore e nel gelo della neve, su scalinate dolenti e sotto una luna dai colori diversi per stati d’animo e passione: sullo sfondo santi che non hanno più parole.

“Dice lu rre” è una ballata dalle tinte medioevali nonostante la contemporaneità dei suoni, in cui le umane vicende sono viste dall’alto, ineluttabili e contraddittorie.

Riecheggiano vicoli, tarocchi e miseria, nel terzo brano “ ‘I carte”, in cui si ripercorrono storie e destini attraverso la lettura delle carte – alchimie custodite e liberate dalle maglie senza tempo della lingua popolare, tra saggezza e superstizione.

 “ ‘U pazze”, la quarta traccia canta del rapporto tra tradizioni religiose, povertà ed emarginazione, muovendosi sul filo teso della provocazione e della riflessione. Una processione degli ultimi che con “Passe ‘a Madonne” attraverserà anche le campagne, fino ai santi e ai briganti del Gargano: una preghiera che si alzerà sull’egoismo e sul degrado spirituale della “società del benessere”.

La collezione continua con “Vincè”, “ ‘A funtanelle”, “Carmenucce”, “Ruspigghje ‘u sande” e la rivisitazione di “Camine e camine”, per perdersi nell’aria struggente de “ ‘U vente” e planare sopra “ ‘U castelle Sanzevire” e “Ninna nanna per il Gargano”, tracciando un viaggio nell’anima popolare, tra bellezza e miserie: virtù e contraddizioni che disegnano un mondo visto con gli occhi dei dimenticati (cantato con la loro lingua) e di chi lo vorrebbe diverso.

Con CANZONI DELLE TRE CARTE, Nazario Tartaglione rende alla sua terra una collezione di brani d’autore le cui sonorità spaziano tra quelle antiche, contemporanee, italiane, meridionali e mediterranee, anche con echi della musica ispanica e circense. Composizioni che confermano la profondità ancestrale e rivelatoria del dialetto, la sua fusione con i sensi e con l’animo, fino alle corde misteriose, dolorose, spirituali.

Bonus track i brani “Povera musica”, “Foggia di notte” e “Chi cante e sone no more maje”.

Per ascoltare l’album CANZONI DELLE TRE CARTE visitare la pagina Facebook dedicata e quella di Nazario Tartaglione, anche sul sito Soundcloud.com.

Da settembre 2024, oltre che su CD fisico l’album sarà inoltre disponibile su YouTube.