ASPETTANDO CARNEVALE 2023: ECCO Il DOCUMENTO CHE ATTESTA  IL CARNEVALE A SAN NICANDRO GIA’ NEL 1618

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Ecco la parte della ricerca di Vincenzo Civitavecchia che riguarda “Un testamento sannicandrese del 1618” dal quale si evince che, già nel 1618, San Nicandro Garganico festeggiava il suo “carnevale”.

Tra i vari atti giuridici che ci offrono i protocolli degli antichi notai sannicandresi, i testamenti rivestono, insieme ai capitoli matrimoniali, una grande importanza per lo studio delle nostre tradizioni storiche. Attraverso il loro studio, infatti, si può avere un’idea ben chiara degli antichi usi e consuetudini della nostra popolazione. Qui di seguito sarà data, a titolo d’esempio, la trascrizione di un atto del 1618 dal quale veniamo a sapere che il notaio di San Nicandro, Orazio Curatolo, si reca in casa di Sebastiano Zampino, infermo a letto, per rogarne in un atto le ultime volontà. Il testatore  – Sebastiano Zampino – inizia col riferire al notaio il luogo dove intende essere sepolto quando passerà a miglior vita; quindi, passa a descrivere i suoi beni e nomina gli eredi che li amministreranno (i figli Horatio e Francesco); infine, elenca i crediti e qualche debito, istituisce sua moglie  Angela “[…] tutrice e pro tempore curatrice di detti suoi figli et heredi […]” nominando inoltre erede il figlio o figlia che nascerà, essendo la moglie “[…] gravita di esso testatore […]”. Verso la fine del testamento si fa un cenno anche al nostro antico Carnevale “[…] onze sette de dinari da pagarnosi onze doi questo Carnivale di questo presente anno […]”. Il documento originale si conserva nella Sezione di Archivio di Stato di Lucera, fondo protocolli notarili, notaio Orazio Curatolo 1614-1620, ff. 129v-132r.

Giusta per una maggiore informazione, l’oncia (onza) è una unità di misura monetaria siculo-italiota, adottata poi dai Romani (presso i quali equivaleva a un dodicesimo dell’asse); moneta reale, con valore diverso a seconda del conio e del momento storico, usata in diversi Stati italiani per tutto il Medio Evo e fino all’unificazione nazionale. (Cfr. S. Battaglia, Grande Dizionario della Lingua Italiana, Torino, UTET, 1981, vol. XI, p. 954, s. v. Oncia)

Questa ricerca è importantissima per San Nicandro in quanto il nostro carnevale rientra nei “Carnevali storici” d’Italia e permetterebbe alla nostra cittadina di ottenere cospicui contributi (migliaia di euro) per la organizzazione della manifestazione di febbraio.

Occorre, però, preparare la documentazione necessaria ed inviarla al Ministero della Cultura

Ma finora, nonostante gli appelli degli anni passati di Civico 93, nulla è cambiato e la questione diventa tanto più strana in quanto Apricena ha avuto il riconoscimento di “Carnevale storico” regionale.