Sullo sfondo dei quartieri poveri di Napoli, due sfortunate famiglie vivono in condizioni di profonda miseria, in mezzo ai continui litigi provocati dalle donne di casa. Don Felice, scrivano pubblico, e don Pasquale, fotografo ambulante, lottano disperatamente per sbarcare il lunario. Inaspettatamente, un giorno la fortuna bussa alla loro porta. Il marchesino Eugenio, rampollo di nobile famiglia, innamorato della figlia di un cuoco arricchito, sapendo di non poter ottenere dai suoi genitori il permesso di sposare la ragazza, chiede ai due poveretti di fingersi suoi parenti e di accompagnarlo, dovutamente travestiti, dal padre della fanciulla per chiedere la sua mano. Dopo una serie incredibile di equivoci, complicazioni e grandi risate, la vicenda si conclude con un lieto fine.
“Miseria e Nobiltà”, commedia in dialetto napoletano considerata una tra i maggiori capolavori di Eduardo Scarpetta, è la classica commedia degli equivoci, completa di inganni, travestimenti, scambi di persona, in cui la protagonista è “la miseria, quella vera” che spinge a fare qualsiasi cosa pur di sopravvivere. Rappresentata per la prima volta al Teatro del Fondo, a Napoli, nel 1888, divenne ancor più famosa per la riduzione cinematografica diretta da Mario Mattoli e interpretata da Totò, al fianco del quale recitarono l’allora giovanissima Sophia Loren e grandi caratteristi napoletani come Enzo Turco, Carlo Croccolo e Dolores Palumbo.
Prospettive Artistiche ripropone, nell’adattamento di Giuseppe Di Tullio, con le musiche originali di Michele Solimando e le scene di Vincenzo Rendina, il famigerato lavoro di Scarpetta divenuto un classico del teatro napoletano.
L’appuntamento è per martedì 12 gennaio alle ore 20:30 presso “Villa Florio Ricevimenti” (San Nicandro Garganico – FG).
Info e prevendite: 328/3595844