ANTICHI MESTIERI DELL’ARTIGIANATO FEMMINILE SANNICANDRESE

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Ecco i mestieri dell’antico artigianato sannicandrese praticato solo dalle donne.

La cardatrice di lana

Un lavoro realizzato a domicilio con il cardo, consisteva nel rigenerare i batuffoli di lana che riempivano i materassi e i guanciali, rendendoli più morbidi e voluminosi.

La cappellera

Si recava nelle case dei clienti anche due o tre volte a settimana, per qualche ora al giorno: era necessaria una mano esperta per pettinare e sistemare i lunghi capelli delle signore dell’epoca, solitamente raccolti a

crocchia o a corona in testa o sulla nuca.

La copertaia

Il suo compito principale era quello di confezionare coperte belle, ma soprattutto calde, in mancanza di impianti di riscaldamento nelle case.

La lavandaia

Era un lavoro svolto a domicilio presso i clienti che ne avevano bisogno: per due o tre giorni la lavandaia

era occupata nel lavaggio a mano di capi di biancheria e di abbigliamento, che venivano strofinati energicamentecon acqua e sapone su di una tavolozza con grossi denti appoggiata su un catino.

La mammana

Tra le donne vicine alla partoriente, in ruolo importante era svolto da questa donna esperta, che aveva

unaconoscenza empirica del corpo femminile e interveniva con rimedi naturali. Giungeva in casa nel

momento in cui si rompevano le acque o si prospettava l’arrivo delle doglie; aiutava la puerpera a far nascere il bambino e applicava i medicamenti- Spesso si preoccupava anche dell’assistenza post parto, trascorrendo un po’ di tempo e applicava i medicamenti, trascorrendo un po’ ditempo con la neo mamma e il figlioletto.

La materassaia

Era impegnata nella confezione di materassi di lana di pecora precedentemente cardata. Aghi in acciaio,

spago robusto e bottoni erano gli attrezzi del mestiere.

La merlettaia

Piena di inventiva e creatività, lavorava con il filo e l’uncinetto, oppure fuselli in legno, con i quali realizzava trine e merletti, utilizzati soprattutto come ornamenti di capi da corredo nuziale, come lenzuola, tovaglie,

coperte, asciugamani.

La tessitrice

Lo strumento per il suo lavoro era un telaio fisso, con il quale confezionava stoffe, capi di corredo ed abbigliamento, sia per esigenti clienti, sia per la propria famiglia.