“In 30 mesi di tempo la Regione non è stata in grado di presentare progetti pronti per essere cantierizzati e il finanziamento è stato revocato. Occorre ora chiedere la riassegnazione dei fondi, ripartendo da un nuovo accordo. Che si perdano a Foggia 40 milioni per la ricostruzione e demolizione di parte del monoblocco e 15,2 milioni per interventi su plessi minori, quasi interamente a carico dello Stato, è semplicemente scandaloso”. Così dichiarano Nunzio Angiola e Stefania Rignanese.
“Si tratta – aggiungono i due – per lo più di interventi su strutture inadatte o inidonee alle rilevantissime attività di assistenza, didattica e ricerca che lì si svolgono o che si dovrebbero svolgere. Le spiegazioni fornite dall’assessore Palese sono risibili e non riescono minimamente a farci cambiare idea sul fatto che siamo di fronte ad una manifesta incapacità gestionale, di cui devono rispondere tanto la politica quanto la dirigenza regionale”.
“Visto che secondo qualcuno i politici stanno con le mani nelle mani a far niente, si attivi adesso, come chiesto da Palese, la politica tutta, nazionale e regionale, in modo bipartisan, per porre rimedio a questa grave e imbarazzante inadempienza”, chiosano, in modo sarcastico, infine, i due consiglieri comunali.