“Dopo più 40 anni, sono maturati tutti i presupposti affinché la sede staccata di Rodi del Conservatorio Umberto Giordano possa diventare autonoma. Le ragioni che depongono a favore di questa decisione sono davvero tante: l’elevata distanza tra la sede di Foggia e quella di Rodi; un territorio caratterizzato dalla presenza di zone montuose e impervie, alcune delle quali di non facile accessibilità, soprattutto se si considera la mancanza di un’adeguata viabilità; una fascia costiera molto estesa, avendo una lunghezza di quasi 100 miglia nautiche; carenze anche gravi nei servizi di trasporto pubblico a livello provinciale; un contesto socio-economico caratterizzato da una economia (prevalentemente agricola) poco sviluppata e da situazioni di notevole disagio sociale; tante cattedre nell’organico di Rodi che sono addirittura numericamente superiori a diversi conservatori istituiti soprattutto nell’Italia settentrionale; la possibilità di portare a compimento il riconoscimento dell’autonomia senza oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato, ecc.
Col riconoscimento dell’autonomia della sede di Rodi, si dà una iniezione di fiducia e si rilancia un intero territorio, perché la musica è cultura e la cultura è il migliore antidoto contro ogni forma di declino. Ci attiveremo in tutti i modi possibili e immaginabili affinché Rodi ottenga il tanto agognato riconoscimento”.