A partire dal 25 maggio sarà possibile presentare le domande di prenotazione per poter accedere al Reddito Energetico, misura che rientra tra i maggiori obiettivi del programma di governo regionale, rivolta ai nuclei familiari con ISEE inferiore ai 20.000 euro.
A illustrare nel dettaglio le opportunità offerte dal Reddito Energetico il presidente della Regione Puglia, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, il deputato ideatore della misura, il gruppo consiliare promotore della legge sul Reddito energetico nella scorsa legislatura.
“Sono orgoglioso della legge pugliese sul reddito energetico – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia – perché risponde al caro bollette attraverso la diffusione di dispositivi di autoproduzione energetica che non hanno un grosso impatto ambientale e permettono di ridurre i costi energetici. Nello specifico stiamo avviando una specie di fondo a disposizione delle famiglie pugliesi, per ora per quelle sotto 20mila euro di ISEE, al fine di realizzare impianti che autoproducano energia per la famiglia stessa ma che contemporaneamente possano cedere l’energia in surplus alla rete energetica. Con quello che si guadagna con tali immissioni in rete si costituisce un fondo che si allarga man mano che questa misura avrà bisogno di altro finanziamento. L’obiettivo è che l’Italia sposi questa misura al fine di renderla sempre più indipendente per il suo fabbisogno energetico.”
“La Regione Puglia – ha dichiarato il deputato – ha pubblicato l’avviso per l’accesso al Reddito energetico rivolto a nuclei familiari con ISEE inferiore a 20mila euro. Ora le famiglie pugliesi potranno ottenere il finanziamento per installare nelle proprie case gli impianti per produrre energia da fonti rinnovabili a basso costo. L’energia non consumata verrà venduta in rete e il ricavato andrà ad alimentare il fondo che a sua volta finanzierà altre famiglie. Complimenti a tutti coloro che in Consiglio regionale e in Giunta hanno progettato questa legge e hanno proseguito nell’iter per renderla una misura concreta ed efficace. Il reddito energetico nasce a Porto Torres, come modello in grado di coniugare tutela ambientale, politiche sociali e sviluppo del territorio. Stiamo lavorando affinché il MITE renda operativo il Fondo nazionale per il reddito energetico con uno stanziamento di 200 milioni di euro.”
“La Puglia è già protagonista della sfida dell’energia – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico -. Il reddito energetico e le comunità energetiche, insieme ad altre misure messe in
campo dall’Amministrazione regionale, rappresentano degli importanti tasselli per costruire una politica dell’accumulo energetico e del chilometro zero dell’energia. In questo momento, molto complesso per le famiglie e per le imprese, è fondamentale prevedere azioni che consentano ai nostri territori di ottenere vantaggi e benefici concreti sull’energia prodotta nella nostra regione.”
Il Reddito Energetico prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto fino a un massimo di 8500 euro in favore di utenti in condizioni di disagio socio economico, finalizzati all’acquisto e all’installazione di impianti fotovoltaici sulle coperture delle case dei cittadini. L’energia prodotta dagli impianti sarà autoconsumata dai cittadini per le proprie necessità, mentre quella in eccesso verrà venduta in rete e i relativi proventi saranno percepiti dalla Regione e reinvestiti per rialimentare la misura, che dispone di una dotazione finanziaria di circa 6.800.000 euro.