Si inaugura venerdì 1° aprile, alle ore 19.00, nelle sale espositive a pianoterra del MAT Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo, “Tra-volti”, la più grande mostra antologica dell’artista Angela Vocale, che espone nuovamente in Italia dopo i successi ottenuti al MEAM (MuseuEuropeu d’Art Modern) di Barcellona.
L’inaugurazione avverrà alla presenza del Sindaco della Città di San Severo Francesco Miglio, delle assessore Celeste Iacovino e Simona Venditti e di autorità istituzionali.
Il MAT annovera tra le proprie politiche culturali la valorizzazione di artisti di San Severo e della terra di Puglia, i quali scelgono, dopo la notorietà raggiunta a livello nazionale ed internazionale, di esporre nel museo della propria città natale, in una sorta di ritorno nel proprio “luogo dell’anima”.
Il MAT ha realizzato già questa operazione culturale con l’artista Keziat ed ora dedica i propri ampi spazi a pianterreno, dedicati alle mostre temporanee, ad un’artista che non è passata inosservata nel contesto nazionale ed internazionale, Angela Vocale.
Nata a San Severo nel 1987, Angela Vocale fin dalla tenera età nutre un interesse sconfinato per l’arte che la conduce ad iscriversi all’Accademia di belle Arti di Foggia. Dal 2008 espone le sue opere partecipando a concorsi e mostre, come MediterrArte del 2011. Dal 2015 inizia una collaborazione con BebooknessBarcelona, come illustratrice editoriale. Dal 2016 al 2020 Angela Vocale entra a far parte del corpo docenti del Barcelona Atelier of Realist Art. Dal 2020 al 2021 diventa docente di disegno e pittura presso la Blanch Art School di Barcellona, continua a partecipare a concorsi ed esporre opere in gallerie d’arte, come quella presso il MEAM (MuseuEuropeu d’Art Modern). Nel 2022 è docente di Realismo pittorico presso SUPER (Scuola Superiore di Arti Applicate) di Milano.
La mostra antologica dal titolo Tra-volti rappresenta una rassegna di opere riguardanti scene di vita quotidiana situate tra la mera rappresentazione mimetica di situazioni reali e una osservazione, riflessione e interpretazione della dimensione introspettiva di ogni soggetto rappresentato ereditata dalla psicanalisi freudiana.
I volti e le scene riflettono la condizione umana dettata dalla solitudine: un sentimento malinconico profondo che si esprime attraverso lo studio approfondito delle opere di Edward Hopper, ma arricchite dalla spensieratezza e bizzarria della poetica artistica di Norman Rockwell. L’intenzione della ricerca artistica di Angela Vocale è di travolgere lo spettatore rendendolo protagonista del suo tempo guidandolo nell’osservazione di scene che raccontano eventi attuali concernenti la crisi pandemica.
La poetica artistica di Angela Vocale si situa nello spartiacque tra l’arte classica e contemporanea innescando un particolare interesse verso il mondo dell’arte, della storia, della filosofia, del mito e della scienza. Le opere esposte restituiscono una quotidianità che si connota di classicità, quella classicità che permea i reperti archeologici del Museo dell’Alto Tavoliere, per poi essere differita in un’inedita sensibilità contemporanea comunemente riconosciuta. Ed in questo differimento, la contaminazione che si attua in un museo archeologico, quale è il MAT, diventa sintesi dell’Uomo che si riconosce nella propria ancestrale ed atavica memoria ed il Mito classico diventa così struggentemente moderno.
La prima parte del percorso espositivo è caratterizzato dalla sessione dei ritratti grafici concernenti una parte di opere dedicata al “Manifesto Positivista”, dove le sfere semantiche citate prendono vita attraverso le sembianze reali di donne e uomini che hanno lo scopo di travolgere lo spettatore attuando un processo di immedesimazione. Lo spettatore, infatti, osservando questa sezione può prendere consapevolezza di problematiche socio-culturali complesse, quali il razzismo e la violenza di genere.
Una volta conclusa la riflessione dei ritratti a matita, dove la tecnica del chiaroscuro si fa carico dell’espressività comunicativa di ogni singolo volto e l’uso dello sfumato si fonde in armonia con i tratti neri e profondi dei suoi ritratti che, immersi tra penombra e luce, tra Eros e Thanatos, riecheggiando il disegno di Omar Galliani, il percorso espositivo nelle sale del MAT si sviluppa nella sezione dedicata al realismo pittorico che conduce lo spettatore verso la manifestazione e maestosità dei dipinti, che si fanno carico di temi che attivano un connubio tra mito e realtà. Un connubio che si esprime attraverso la realizzazione di Ercole. La riflessione prima della battaglia, dove la sintesi tra l’arte preromana e quella contemporanea è visibile all’interno della sezione Olio, Vino e Grano del piano terra del MAT.
La mostra dedicata a questa artista vuole esprimere la visione olistica del MAT, il quale diventa il cuore palpitante che alimenta gli organi della conoscenza storica, culturale e sociale, dove le diverse correnti artistiche legate al classico, al romantico e al contemporaneo si legano tra loro da un filo che le congiunge rendendole coerenti l’una con l’altra per esplodere in un gioco virtuoso di luci e di ombre. Il MAT, come le scene che si prepara a ospitare, diventa specchio della realtà del territorio, ricco e fertile, pronto a nutrire la curiosità, le menti e gli animi degli spettatori.
L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni, con ingresso gratuito, fino a domenica 1 maggio, con i seguenti orari di apertura: dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 13.30 e dalle 17.30 alle 20.30, il sabato, dalle ore 18.00 alle 21.00, e la domenica, dalle ore 10.30 alle 13.30 e dalle 18.00 alle 21.00.
Per informazioni:
MAT Museo dell’Alto Tavoliere