Musica, cantautorato, narrativa, poesia, fotografia, tradizione e spettacolo, queste alcune delle arti presenti ad Apricena per la presentazione della Piccola Antologia Dauna, raccolta che nei suoi tre volumi sottolinea il valore aggiunto che gli artisti costituiscono per ogni terra.
Rientrante nel cartellone natalizio del Comune di Apricena, da sempre vicino agli artisti e autori del territorio, la presentazione curata da Nazario Tartaglione ha costituito un punto di incontro tra alcuni dei partecipanti ai volumi dell’antologia, nella consapevolezza che fare squadra aiuta a crescere e a vivere il proprio ruolo sempre più a fondo.
Durante la serata si sono ricordate le attività svolte dagli artisti e autori locali, anche in interazione col tessuto associativo nei diversi settori.
Celebrare la propria terra attraverso la cultura, la storia, le tradizione e l’attualità, esercitare la trasmissione dei saperi e l’avviamento alle arti, nutrire la collaborazione con le scuole e la didattica tradizionale, proporre nuove tecniche creative di formazione e crescita personale, favorire la trasmissione del sapere e della cultura artistica con laboratori e rappresentazioni, esercitare attività di contrasto al disagio sociale, elaborare e rappresentare i dialetti, favorendo senso di identità e rispetto per le proprie radici, sono queste alcune delle azioni svolte dall’ambito artistico e culturale, che vanno ricordate e sempre più incoraggiate, in interazione con istituzioni pubbliche ed associazioni.
L’incontro ha visto commento e dibattito dei presenti, l’esecuzione di alcuni brani musicali e la lettura di poesie. Gli artisti partecipanti: Matteo Longo, Roberta Palumbo, Anna Pappalettera, Felice Conenno, Giuseppe Polvere, Natia Merlino e Nazario Tartaglione. A parlare del valore dell’associazionismo Isabella Di Maso, dell’associazione KAIROS di Apricena. A rappresentare la pubblica amministrazione di Apricena l’assessore Maria Rita Labombarda.
Un documento prezioso, la Piccola Antologia Dauna, che propone per la prima volta una testimonianza di arte e cultura collettiva e dal basso, favorendo il modello dell’incontro e della condivisione, a contrasto dell’individualismo tipico dei nostri tempi, nell’idea che insieme si può fare di più e meglio.
