Canzoni, storia, arbëreshë e dialetto dauno sono stati i protagonisti di GOCCE DI MEMORIA, la serata organizzata dall’associazione Gjaku i Shprishur in collaborazione col Comune e lo Sportello Linguistico del Comune di Chieuti. Un’iniziativa che ha dato vita ad un vero e proprio ponte culturale tra la tradizione albanese e quella dauna, passando per il nuovo cantautorato di Capitanata.
Domenica 27 ottobre 2024, nella splendida cornice dell’Auditorium di Santa Maria degli Angeli si sono esibiti l’interprete arbëreshë Angela dell’Aquila e il cantautore sanseverese Nazario Tartaglione, che hanno eseguito canzoni a cavallo tra due culture ricche di affinità, nei temi dei brani, nell’immaginario e nelle sonorità.
Parole e musica nate da terre diverse che si sono intrecciate, fondendosi come le corde della chitarra di Tartaglione e la voce di Angela dell’Aquila, interprete esemplare che ha eseguito classici della tradizione arbëreshë anche con la sola voce, conquistando il pubblico col fascino di melodie e versi senza tempo. Un tesoro da conoscere, la voce di Angela dell’Aquila, che interpreta magistralmente i canti della tradizione arbëreshë della sua terra natia e i canti albanesi acquisiti nel corso degli anni, sotto la spinta del suo mentore Roberto Ruberto. I brani sono presenti nel disco “Qifti – canti arbëreshë di Chieuti” un cd book realizzato con Salvatore Villani. Brani d’amore, pastorali e contadini, che tra tradizione e nuove proposte cantano anche la diaspora albanese, come in Bella Morea, dedicata al Peloponneso.
Per la canzone dauna eseguiti brani dalla tradizione garganica e da Il Canzoniere di San Severo, esempio di nuovo cantautorato di Capitanata, ben rappresentato da Nazario Tartaglione. L’artista di San Severo ha inoltre presentato alcune canzoni tratte dal nuovo album CANZONI DELLE TRE CARTE: raccolta interamente in dialetto sanseverese, apprezzata variante della lingua napoletana. Non sono mancati omaggi ai Maestri Toni Santagata e Matteo Salvatore.
Ha moderato la serata la signora Maria Antonietta Barile, dell’associazione Gjaku i Shprishur , già curatrice della “Mostra fotografica d’altri tempi GOCCE DI MEMORIA”, in cui si sono ripercorsi momenti salienti dei decenni passati, grazie ad una sapiente selezione di pellicole in bianco e nero: Chieuti e la cultura popolare sullo sfondo.
Una serata che ha celebrato l’attualità del passato, con la voglia di ritrovarsi intorno a valori ed espressione autentiche che la modernità sembra porre ai margini, in cui il Presidente dell’associazione Gjaku i Shprishur, Mario Massaro, ha parlato del valore delle radici, della fierezza del popolo albanese e dell’importanza di conservare la lingua dei padri, elemento identitario imprescindibile.
Il primo cittadino di Chieuti, Diego Iacono, ha inoltre ricordato l’importanza dell’iniziativa ed il sostegno del Comune alle associazioni, in un’ottica di valorizzazione territoriale.
Un’operazione culturale di prestigio, GOCCE DI MEMORIA, che ha saputo dare lustro alla cultura e alla canzone popolare riproponendo, in tempi di conflitti internazionali, la forza della musica e delle arti come mezzo di unione e incontro tra diverse culture.
Un sentito ringraziamento alle collaboratrici dello Sportello Linguistico del Comune di Chieuti, Rosa Occhionero e Ermira Shtini per il prezioso contributo dato all’organizzazione della serata.
Gratitudine anche al caloroso pubblico, per l’attenta partecipazione.