EDITORIALE DELLA DOMENICA. SAN NICANDRO, LA POLITICA E LA DIRIGENZA AMMINISTRATIVA

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La politica, in generale, non va proprio a braccetto con la dirigenza amministrativa. Ci sono sempre conflittualità tra i due organi anche se le funzioni sono specifiche: l’organo di governo cittadino ha funzioni di indirizzo politico, di definizione degli obiettivi e di controllo sullo svolgimento dell’attività dell’ente, mentre agli organi amministrativi spettano compiti di gestione del patrimonio e degli interessi economici dell’ente stesso. La distinzioni di questi poteri è stato sempre fonte di problemi arrivando perfino alla sensazione collettiva che, in effetti, è la dirigenza a condizionare l’operato dell’ente comune e, quindi, a comandare.

I dirigenti devono raggiungere gli obiettivi fissati dalla politica ma devono gestire la “cosa pubblica” con efficienza ed efficacia, mentre i politici devono rispondere alla continue richieste della cittadinanza. Ecco, quindi, lo scontro e le contrapposizione tra i due organismi che molto spesso sfociano in una sfiducia nella politica ma anche nel funzionamento dell’apparato amministrativo.

Questa premessa era necessario perché, proprio in questo periodo, l’amministrazione comunale di San Nicandro dovrà decidere i nuovi incarichi dirigenziali del nostro comune. Doveva procedere entro fine agosto ma poi tutto è slittato a fine settembre proprio perché non c’è la condivisione totale sui nomi.

La maggioranza vuole raggiungere gli obiettivi fissati nella campagna elettorale anche perché deve darne conto agli elettori al termine del mandato. Ma si sa che è quasi impossibile raggiungere tale risultato magari a causa di meccanismi “contabili” e/o alla capacità di poter far fronte agli impegni a causa della cassa comunale vuota.

Ci sono questi rischi che possono essere ammorbiditi facendo un’opera di mediazione tra politica e dirigenza tecnica con una dialettica costruttiva senza eccessive forzature per evitare proprio lo scontro aperto tra le due funzioni.

In conclusione, ci sono ancora trenta giorni per la nomina della nuova dirigenza, un tempo più che necessario per la individuazione di persone qualificate nel ruolo che andranno ad assumere, persone che godano la fiducia dell’esecutivo ma liberi nella loro indipendenza di funzione. San Nicandro ha bisogno di tornare alla normalità delle cose senza contrapposizioni e che veda nella politica non la soluzione dei tutti i problemi ma una discussione aperta e libera su tutti i problemi e cercare la soluzione di quelli di cui i sannicandresi aspettano da sempre.

Il Direttore