Predicare bene e razzolare male. Go letto questo nel comunicato stampa del segretario provinciale di Forza Italia pubblicato ieri sugli organi di stampa. A differenza di quanto scritto da Raffaele Di Mauro, col quale ho avuto una lunga telefonata nei giorni scorsi per informarlo di tutte le incongruenze e la mal gestione della situazione, non vedo affatto un ruolo di centralità del partito di Forza Italia nella scelta del candidato sindaco della coalizione di centrodestra alle prossime elezioni comunali di San Nicandro.
L’importanza della centralità di un partito – chiosa Giagnorio -, che ha conquistato i maggiori voti di coalizione nelle scorse elezioni politiche del 4 marzo, fattore sempre ricordato dallo stesso Di Mauro, imponeva un ruolo determinante nella scelta del candidato alla guida della coalizione. Ruolo, questo, dettato dallo stesso segretario provinciale che aveva avuto ben tre figure valide da presentare alle trattative di coalizione, tra di essi quella di Giovanni D’Emma, uomo attento, preparato e capace di sapere dare quel valore aggiunto nell’amministrare una città come la nostra. D’Emma, vice segretario provinciale, con un mandato esplorativo ad accelerata scadenza, ha dovuto subire una spietata concorrenza interna sleale che propendeva nel senso opposto a quello di una costruzione più sana della coalizione di centrodestra.
E tutto questo era a conoscenza della direzione foggiana che scandiva, anziché entusiasmava, il passare delle ore. Non c’è nessuna importanza di Forza Italia in questo progetto se viene permesso di stravolgere un accordo preso con altri partiti e liste civiche quali “Noi con l’Italia” e “Sannicandro Orgoglio Sociale”, ancora in attesa di condividere la scelta del candidato sindaco dopo averne definito i requisiti essenziali, nel solo intento di portare avanti un progetto politico che viene da lontano.
D’Emma – prosegue Giagnorio – non ha mai fatto il passo indietro, ha solo subito una decisione presa da altri. La sincerità che mi contraddistingue come persona e che ho dimostrato lungamente durante il mio mandato elettorale come consigliere comunale mi spinge a riferire, ulteriormente, che la scelta del candidato sindaco nella figura di Ciavarella, non era la decisione della sezione locale di Forza Italia ovvero solo una persona ne era favorevole. Lo sa bene Di Mauro, lo rimarcava lui stesso quando ricordava l’abbandono di Ciavarella da Forza Italia in circostanze ben poco chiare. Se poi per unitaria conclusione si deve intendere una scelta degli organi provinciali allora il discorso cambia.
Travisare i fatti ed esporli in modo distorto alla città – conclude Giagnorio – non fa onore ad un partito quale quello di Forza Italia che in questa fase ha trovato, per scelta di altri, l’unione con l’Udc, vero partito centrale di questo momento, che al Senato si costituisce in gruppo con Forza Italia, ma altrove appoggia altri schieramenti politici.
Non condividendo affatto questo modo di gestire un partito che non tiene conto delle scelte decise sul territorio, ma opera in modo unilaterale, ritengo conclusa la mia seria e leale adesione a Forza Italia.
Vincenzo Giagnorio
Consigliere Comunale