CARPINO E’ UN COMUNE SOSTENIBILE

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Il riconoscimento che certifica l’ingresso di Carpino nella Rete dei Comuni Sostenibili è stato consegnato durante l’evento Carpino in Folk 2024 in collaborazione con l’associazione Per il meglio della Puglia

Il Comune di Carpino, in provincia di Foggia, è a tutti gli effetti un Comune Sostenibile. La targa che ne certifica l’ingresso nella Rete dei Comuni Sostenibili – l’associazione nazionale più grande in Europa di comuni, province, città metropolitane e regioni che si dedicano allo sviluppo sostenibile e alla territorializzazione degli obiettivi di Agenda 2030 – è stata consegnata sabato 10 agosto 2024, in piazza del Popolo, in occasione di un appuntamento del Carpino in Folk, celebre e storica manifestazione dedicata alla musica popolare. Dopo la cerimonia di consegna della targa, un pregiato oggetto d’artigianato unico ed ecocompatibile, spazio all’appuntamento musicale con Antonio Amato Ensemble ed Eugenio Bennato.

All’iniziativa hanno partecipato Giovanni Gostoli (direttore generale della Rete dei Comuni Sostenibili), Rocco Di Brina (sindaco di Carpino), Michela Russi (assessora al turismo del Comune di Carpino), Piero Gambale e Massimiliano D’Abbieri (rispettivamente presidente e referente di Per il meglio della Puglia per il protocollo d’intesa con la Rete dei Comuni Sostenibili).

“Il Comune di Carpino ha scelto di intraprendere con ancora più convinzione il sentiero della sostenibilità, che significa prendersi cura della qualità della vita delle persone e del territorio – afferma Giovanni Gostoli, direttore generale della Rete dei Comuni Sostenibili –. Un benessere inteso in senso ambientale, ma anche economico e sociale. È un processo che può portare grandi benefici alle comunità locali ed è accompagnato da tante opportunità, anche di finanziamenti, per la transizione ecologica, energetica e digitale. La Rete è uno strumento per migliorare i comuni e accompagnare le amministrazioni nella ‘messa a terra’ degli obiettivi di Agenda 2030 con un’attività progettuale concreta e la condivisione di buone pratiche. Siamo l’associazione nazionale più grande in Europa di comuni, province e città metropolitane che si dedicano allo sviluppo sostenibile attraverso un monitoraggio volontario delle politiche con indicatori realizzati insieme all’ASviS. In pochi anni abbiamo superato le 100 adesioni, grandi città ma anche piccoli comuni, di qualsiasi colore politico. Ogni anno, in collaborazione con l’ente, produciamo il Rapporto di sostenibilità del comune per misurare l’effetto delle scelte e stimolare il miglioramento delle performance con progetti e azioni concrete, con il coinvolgimento della comunità. Inoltre, tanti sono i servizi e le attività, tra cui la pubblicazione della Guida dei Comuni Sostenibili italiani, all’insegna di un turismo sostenibile e responsabile, e nella prossima edizione 2025 sarà protagonista anche Carpino. Ringraziamo il sindaco Rocco Di Brina e l’intera amministrazione comunale per essere entrati a far parte della famiglia dei Comuni Sostenibili. Non c’era manifestazione più bella, come quella di Carpino in Folk, per celebrare questo momento così importante. Desidero rivolgere un plauso all’associazione Per il meglio della Puglia, che in questi anni si è dedicata con tanto impegno al protagonismo dei comuni pugliesi”.

“L’ingresso nella Rete dei Comuni Sostenibili è un atto formale ma che conferma la nostra decisa intenzione di dare una veste di concretezza alle politiche legate a sostenibilità e ambiente – commenta Rocco Di Brina, sindaco di Carpino –. La consegna della targa in occasione del Carpino in Folk è profondamente simbolica, dal momento che si tratta di una delle manifestazioni fiore all’occhiello non solo del nostro Comune ma di tutto il Gargano e della Puglia. Ringrazio l’organizzazione, la Rete dei Comuni Sostenibili e l’associazione Per il meglio della Puglia per il sostegno e la partecipazione, certi che il percorso che vivremo insieme sarà di fondamentale importanza per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di Agenda 2030”.

“Carpino entra a far parte della Rete dei Comuni Sostenibili e come associazione, anche in questo caso, abbiamo dato il nostro contributo ad allargare la ‘famiglia’ degli enti locali pugliesi che desiderano partecipare con azioni concrete al percorso verso il raggiungimento degli obiettivi di Agenda 2030 – sottolineano Piero Gambale e Michelangelo D’Abbieri, rispettivamente presidente e referente di Per il meglio della Puglia per il protocollo d’intesa con la Rete dei Comuni Sostenibili –. Non è un mistero, infatti, che lo sviluppo sostenibile, per essere davvero tale, debba prendere piede proprio dai territori. E le associazioni come la nostra, insieme alla Rete, hanno il compito di dare voce e spazio a quegli amministratori che ci credono e che si impegnano ogni giorno. Noi siamo e saremo al loro fianco”.

Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili

La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. Dal 2023 è aperta anche all’adesione di province, città metropolitane e regioni. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.

È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Hanno aderito oltre 100 enti locali ed è in costante espansione. Nel 2024 è uscita, per Edizioni Ets, la prima Guida dei Comuni Sostenibili italiani: quasi cento comuni e oltre mille buone pratiche descritte per raccontare l’Italia dei sindaci e degli amministratori locali che credono che sviluppo sostenibile e turismo possano correre di pari passo.