1° MAGGIO, PIU’ SICUREZZA E FORMAZIONE SUI POSTI DI LAVORO

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Sarà un triste Primo Maggio: è la riflessione di Franco Granata, consulente aziendale per la sicurezza sui luoghi di lavoro, già segretario provinciale della UIL di Foggia negli anni ‘80 e direttore della Confesercenti fino al 2021.

Punto di partenza l’elevato numero di lavoratori che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro. Le morti bianche sono ormai una notizia quotidiana che aleggia su ogni media.

«Ci siamo sempre battuti per creare lavoro e dare dignità all’esistenza dei lavoratori. Oggi invece il lavoro diventa sempre più un luogo in cui si trova la morte», esordisce Granata nella sua riflessione. «Questa situazione però, al di là delle dichiarazioni di circostanza – aggiunge -, non impegna il Governo ad agire. Sicuramente le Aziende devono fare la loro parte, non possono sottovalutare i rischi e hanno l’obbligo di prevenire gli infortuni sul lavoro».

Non mancano i dubbi sulla riuscita di questo percorso. «Se si scaricano tutti i costi della sicurezza solo sulle aziende – aggiunge Granata -, almeno per le piccole e medie imprese, significa ridurre la produttività e farle uscire fuori dal mercato con la conseguenza della perdita di posti di lavoro sicuri. Per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro non sono sufficienti vigilanza e sanzioni. Non bastano le sanzioni, non è sufficiente la repressione».

Occorre infatti formare e sensibilizzare aspiranti lavoratori e imprenditori. «Impegno rivolto a tutte le categorie – conclude Granata – affinché vengano rispettati gli standard di sicurezza, si incentivino gli investimenti per adeguare e rendere sicure le strutture, gli impianti, le macchine, le attrezzature e i luoghi di lavoro nel loro complesso. Il Governo deve investire per rendere effettivo il diritto del lavoro in sicurezza».